Ipomea in vaso: come curarla e difenderla dai parassiti

L’ipomea è una pianta rampicante molto diffusa, apprezzata per la crescita veloce e i loro fiori colorati. È facile da coltivare, si adatta bene sia in giardino che in vaso, rendendola una scelta ideale per chi vuole decorare balconi e terrazzi. Tuttavia, per ottenere una pianta sana e fiorita, è importante conoscere le sue necessità specifiche, soprattutto quando viene coltivata in contenitori.

Ipomea: consigli per coltivarlo in vaso

Se piantate in vaso, le ipomee hanno bisogno di un contenitore abbastanza grande, di almeno 30 cm di diametro, con fori di drenaggio per evitare ristagni d’acqua. Il terriccio deve essere ricco di sostanze nutritive, quindi meglio scegliere un substrato di qualità o aggiungere compost. Se si parte dai semi, un trucco utile è lasciarli in ammollo per 24 ore prima della semina, così germoglieranno più facilmente. In alternativa, si può acquistare una pianta già cresciuta e trapiantarla in primavera.

Queste piante amano il sole e hanno bisogno di almeno 6 ore di luce diretta al giorno per fiorire al meglio. Possono resistere in mezz’ombra, ma con meno fiori. L’acqua è importante: il terreno deve restare sempre leggermente umido, ma senza ristagni. In estate servirà più acqua rispetto all’inverno. Anche la potatura è utile per mantenere la pianta ordinata e stimolare la crescita: meglio farla a fine inverno o inizio primavera, rimuovendo i rami secchi o troppo lunghi.

Ipomea: consigli per coltivarlo in vaso

Come molte altre piante, le ipomee possono essere attaccate da parassiti come afidi, acari rossi e mosche bianche. Per prevenirli, è bene controllare spesso le foglie e intervenire subito se si notano macchie o insetti. Per eliminare il problema, si possono usare rimedi naturali come il sapone di potassio o l’infuso di ortica, oppure prodotti specifici se l’infestazione è grave.

Essendo rampicanti, le ipomee hanno bisogno di un supporto su cui arrampicarsi, come griglie, pergole o reti. Bisogna sistemare i rami in modo che ricevano abbastanza aria e luce, evitando che si accavallino troppo, così da ridurre il rischio di muffe o malattie.

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