Succo di pompelmo, una deliziosa bevanda che non va d’accordo con tutti i farmaci
Il succo di pompelmo, nonostante si tratti di un autentico concentrato di vitamine e minerali, non sempre fa bene al nostro organismo. Questo tipo di spremuta infatti è un vero e proprio nemico per la farmacologia. Si tratta infatti di un inibitore del metabolismo di numerosi medicinali che, se assunto durante alcune terapie, può portare a delle complicazioni inaspettate.
![pasticche e succo a base di pompelmo](https://www.piantechepassione.it/wp-content/uploads/2023/02/pompelmi-e-farmaci-1.jpg)
Inibire il metabolismo di una medicina vuol dire andare ad interferire con uno dei numerosi processi che consentono al nostro corpo di internalizzarla e trarne beneficio. Il succo di pompelmo, come anche il frutto fresco, costituisce un temibile avversario per l’attività di alcuni farmaci a va tenuto d’occhio nel caso in cui si seguisse un certo tipo di terapia. Secondo alcuni studi questo frutto contiene alcune molecole che vanno a modificare l’espressione genica di alcuni enzimi responsabili delle reazioni metaboliche. In poche parole significa che questo processo può essere accentuato o, al contrario, “smorzato“.
![fette di pompelmo](https://www.piantechepassione.it/wp-content/uploads/2023/02/pompelmi-a-spicchi.jpg)
In questo modo aumenta il rischio che si presentino effetti tossici o che il medicinale non raggiunga una concentrazione plasmatica tale da dare effetto. Quali sono i farmaci su cui il pompelmo genera effetti negativi? I più conosciuti sono gli antiaritmici, impiegati nel trattamento delle aritmie, e alcuni antibiotici.
![tubetto con medicinali e spicchi di pompelmo](https://www.piantechepassione.it/wp-content/uploads/2023/02/pompelmo-e-tubetto-arancione.jpg)
Quanto dura l’azione inibitoria esercitata da questo frutto? Gli effetti sono duraturi: se si ingerisce il frutto devono passare generalmente 24 ore prima che si possa assumere nuovamente il farmaco. Questo però dipende dalla quantità ingerita o da quanto succo si è bevuto. La variabilità interindividuale per di più fa sì che ciascuno di noi reagisca in modo diverso a stimoli differenti. Non è detto che un solo bicchiere di pompelmo possa bloccare l’azione di un farmaco o possa causare un sovradosaggio. Dipende dalla tipologia di medicinale e soprattutto dalla persona che lo sta assumendo. Prima di iniziare un percorso di terapia è sempre bene prestare attenzione a ciò che consiglia il medico e consultare attentamente il foglio illustrativo.