Quanto ci mettono i semi dell’erba a crescere per avere un prato degno di questo nome
Chi ha seminato l’erba in vista dell’estate, probabilmente è lì ogni giorno che controlla se spunti qualcosa o se la medesima cresca a sufficienza. Tuttavia potreste dedicare questo tempo a qualcosa di decisamente più utile visto che, secondo gli esperti di giardinaggio, i semi dell’erba ci mettono un tempo ben preciso per germogliare e produrre un prato ben radicato.
Quando piantare i semi dell’erba per avere un prato decente?

In generale, il mese di marzo è considerato uno dei periodi dell’anno migliori per seminare i semi dell’erba. Questo perché, di solito, le condizioni meteo sono favorevoli e il terreno è sufficientemente caldo e umido. Certo, questo dipende anche dal clima locale. E anche dalle diverse varietà di erba che, ovviamente, germogliano e crescono a velocità diverse.
Tuttavia, in linea generale, ci si può lecitamente aspettare che l’erba faccia capolino fra 5 e 10 giorni dopo la semina. Per ottenere, invece, un prato del tutto radicato e uniforme potrebbero volerci minimo 3 mesi.
Ovviamente, prima che l’erba cresca, bisogna aspettare che i semi germoglino. Questo dipende dalle condizioni meteo e dal tipo di terreno. Il che significa che potrebbero volerci pochi giorni o un paio di settimane. Dunque non disperate se non vedete puntare i germogli in 5 giorni.
Per sviluppare l’apparato radicale, invece, i semi ci metteranno qualche settimana. La parte superiore dell’erba crescerà nell’arco di un paio di mesi, arrivando a 3-4 mesi per avere un prato appena seminato stabile. Tuttavia molto dipende dall’ambiente.
Inoltre, se si tratta di una risemina del prato, cioè di aggiungere semi a un prato erboso già esistente, tanto per rimpolparlo un po’, ecco che i risultati si vedranno prima, anche entro 2 mesi.
Fra i fattori principali che incideranno sulla velocità di crescita e stabilizzazione del prato di sicuro c’è la temperatura. Quando si semina l’erba è importante evitare che faccia troppo freddo o troppo caldo. E questo non solo a livello di temperatura ambientale, ma anche di temperatura del terreno. Se dalle vostre parti a marzo o aprile fa ancora molto freddo, c’è la neve o sono previste gelate, evitate di seminare l’erba.
Le temperature basse del terreno impediscono la germinazione, mentre le gelate uccidono i germogli appena spuntati. Ma anche le temperature troppo calde non vanno bene. Lunghi periodi di sole cocente e vento caldo seccano e uccidono i germogli appena emersi, anche se correttamente innaffiati.
Da considerare anche l’apporto di acqua. Troppa acqua e assai peggio di poca acqua. Se è vero che il terreno deve essere umido quando si semina l’erba, ciò non vuol dire che deve essere grondante d’acqua. Quindi evitate di seminare se il terreno è saturo a causa di piogge continue.
Da evitare, poi, anche la siccità. Se il terreno è troppo asciutto, non piove regolarmente e voi vi dimenticate di innaffiare, ecco che i germogli seccano. Cercate anche di innaffiare la sera, per evitare l’eccessiva evaporazione.

Se poi volete provare ad accelerare un po’ il processo di germinazione, cercate di mantenere il prato debitamente umido. E magari, prima di seminarli, immergete i semi in acqua calda per una notte, visto che tendono a dare il meglio di sé quando fa caldo. Fate anche in modo che il terreno sia ben drenante e ricco di sostanze nutritive. Per fare questo potete aggiungere della materia organica, quindi tirate fuori il compost o il pacciame che stavate tenendo da parte per le grandi occasioni e utilizzatelo per il vostro futuro prato.
Ah, cercate anche di non camminare sul futuro prato fino a quando l’apparato radicale non è ben sviluppato. Quindi vuol dire non solo non camminarci sopra, ma anche evitare che ci passino sopra auto, moto o qualsiasi altra cosa. Ricordatevi poi che, quando il prato sarà cresciuto, prima di camminarci sopra sarà bene tosarlo una prima volta. In tal modo vi garantirete una crescita ancora più robusta.