Le tonalità della rosa: sapete che ci sono alcune che non esistono in natura
La rosa, un genere della famiglia delle Rosacee che comprende oltre 250 specie, è presente in natura in tantissime tonalità a partire dalla più comune: la rosa rossa simbolo dell’amore, della passione e del romanticismo.
Queste piante da fiore presentano rami spinosi e fiori profumati con petali morbidi. Le foglie sono di forma ovale con bordi seghettati. Altri colori comuni per questo fiore sono il rosa e il bianco, ma alcune hanno fiori viola, gialli, arancioni, verdi o marroni. Altre presentano strisce e macchioline così da realizzare anche un effetto bicolore. I due colori di base che non si trovano in natura sono il nero e il blu.
Ma prima di arrivare al punto di questo articolo presentiamo alcune informazioni utili a chi volesse acquistare questa pianta. Le rose hanno bisogno di almeno sei ore di luce solare al giorno e preferiscono terreni ben drenati, argillosi e terreno con pH leggermente acido tra 5,5 e 7,0. Si devono innaffiare i cespugli due volte alla settimana quando il clima è secco e caldo.
Una volta che i fiori iniziano a sbocciare si passa alla potatura almeno una volta alla settimana per incoraggiare ulteriori fioriture. Per quanto riguarda le due tonalità non presenti in natura, queste sono in commercio grazie ad ingegneri genetici e botanici che hanno sperimentato modi per crearle a partire dalla tintura delle rose bianche per il colore blu e con un metodo molto più complesso per quelle nere.
Le rose naturali non producono antocianina, il pigmento che crea la tonalità blu della rosa e senza di esso anche la riproduzione selettiva non funzionerebbe. Ed è proprio per questo che le rose di questi colori sono estremamente rare da trovare ma nonostante ciò i botanici si ostinano a realizzarle poiché affascinati dalla loro estrema bellezza e significato. La rosa blu è simbolo dell’impossibile, qualcosa di irraggiungibile e sfuggente mentre la nera è simbolo di un amore tormentato e ossessivo.
