Pervinca maggiore: come coltivare questo delicato e affascinante fiore lilla

La Pervinca maggiore, anche conosciuta come “Vinca major”, è una pianta spontanea originaria del continente europeo. In antichità era un fiore fortemente apprezzato, infatti si pensava che regalare una pervinca fosse di buon auspicio. I Celti in particolare erano convinti che serbasse delle proprietà magiche, infatti era molto cara agli stregoni. Oggi è ampiamente diffusa in tutta la penisola italiana, specialmente in zone ombrose e umide come quelle sottostanti alle chiome dei grandi alberi.

L’etimologia del suo nome è incerta, tuttavia con buona probabilità rimanda al suo aspetto. Secondo alcune persone la parola pervinca deriva dal latino “vincire”, che significa ‘legare’. Le piccole radici che si incastrano nel terreno infatti sono numerose e conferiscono alla piantina un’ottima stabilità. C’è chi invece ha proposto un’altra alternativa, ossia “vincus”, termine che fa riferimento alla flessibilità del suo fusto.

La Vinca major può essere trovata sia allo stato selvatico che in vaso come pianta ornamentale. I suoi graziosi fiori azzurro-lilla infatti sono in grado di dare un meraviglioso tocco di colore al proprio balcone. La fioritura avviene generalmente in primavera, nei giorni compresi tra aprile e maggio.

Prendersi cura di questo esemplare non è complicato, eppure ci sono una serie di fattori a cui bisogna prestare particolare attenzione. In primo luogo bisogna capire di quanta luce ha bisogno la piantina. Nonostante la sua naturale capacità di sopravvivere alla penombra necessita di essere esposta alla luce del sole. L’importante in questo caso è che alloggi in un terreno con un tasso d’umidità ottimale. Non chiede di crescere a temperature eccessivamente elevate, tuttavia queste non devono scendere al di sotto dei 15 °C.

Il rinvaso va necessariamente effettuato ogni anno, aumentando man mano il diametro dell’alloggio. La concimazione si effettua ogni due settimane e richiede fertilizzanti ricchi di azoto e zinco.