Perché i primi fiori di primavera sono spesso bianchi o gialli
La primavera è la stagione preferita di coloro che amano inspirare a pieni polmoni il gentile profumo dei fiori appena sbocciati. I prati si riempiono di graziose corolle e i colori dominanti sono il bianco e il giallo. Madre Natura non lascia mai nulla al caso e ogni anno ci regala la possibilità di ammirare questo gioco di luci per un motivo ben preciso.
Come molti sanno i fiori per riprodursi devono contare sull’aiuto di alcuni intermediari speciali: gli insetti. Questi infatti, quando posano il proprio corpicino su un fiore, si sporcano di polline. Spostandosi sul successivo permettono al “seme” che hanno raccolto di fecondarlo. Gli occhi degli insetti non hanno le stesse caratteristiche dei nostri ma sono comunque in grado di distinguere ciò che è luminoso da ciò che non lo è. I fiori gialli e bianchi sono tra quelli che riflettono la maggior quantità di luce e per questo motivo sono più visibili. Gli insetti quindi, poiché attratti dalla sorgente luminosa, tendono ad essere attratti da petali chiari piuttosto che da quelli scuri.
Quali sono i visitatori più assidui dei fiori? La stragrande maggioranza delle persone associa il nettare dei fiori alle api ma non sa in realtà che gli insetti che “sostano” di più tra i candidi petali sono le mosche. I fiori su cui sono solite posarsi generalmente hanno una forma aperta. Anche la loro morfologia non è affatto casuale e deve andare a favorire il processo riproduttivo.
C’è da sapere inoltre che non tutti gli insetti sono degli impollinatori. Per essere considerati tali devono avere delle specifiche caratteristiche. Come prima cosa devono possedere un apparato succhiante sufficientemente lungo, essere pesanti ma avere allo stesso tempo ali abbastanza forti per volare. Oltre alle api e alle mosche tra i candidati più quotati alla “carica di impollinatori” abbiamo i bombi e i coleotteri.