Da bambini le usavamo per fare le collane, pochi le ricordano: cosa sono e a cosa servono queste meraviglie della natura
La natura è in grado di stupirci sempre, con la sua molteplicità di forme e colori. Questa bellissima spirale non è altro che il legume dell’erba medica orbicolare (nome scientifico Medicago orbicularis) che cresce arrotolandosi su se stesso (“orbicularis” deriva da “orbiculus” che significa cerchietto, circolo, rotella).
L’erba medica orbicolare è una pianta ampiamente diffusa in tutto il bacino del Mediterraneo e anche sulle sponde del Mar Nero. In Italia è possibile incontrarla in tutte le regioni, a partire dal livello del mare fino a un’altitudine di 1.300 metri. Appartiene alla famiglia delle Fabacee, come fagioli, fave, piselli, ceci…
Utilizzi e benefici della pianta
Principalmente viene utilizzata come pianta da foraggio ed è molto gradita dal bestiame. Le radici, inoltre, portano avanti una simbiosi con un batterio (Sinorhizobium medicae) che fissa l’azoto. Grazie a questa simbiosi, la pianta è in grado di aumentare la fertilità del terreno.
Come si coltiva
L’erba medica orbicolare è una pianta annuale che fiorisce tra maggio e giugno. È consigliato effettuare la semina all’inizio della primavera. È molto adattabile e resistente, tuttavia ha bisogno di molta luce e non sopporta bene di trovarsi in condizioni prolungate di assenza di luce. Dovrebbe essere piantata in un luogo che le permetta di essere esposta al sole per 6-8 ore al giorno (preferisce la luce del mattino). Bisogna garantire alle foglie un’esposizione omogenea alla luce solare, per cui durante la semina si deve fare attenzione alla distribuzione dei semi, per evitare che le foglie crescano ammassate tra di loro. Più luce riceve la pianta, più la fioritura sarà bella e abbondante e maggiore sarà la produzione di legumi.
Per quanto riguarda il metodo di irrigazione, non è importante lo strumento da utilizzare, ma che l’irrigazione sia uniforme e diretta al terreno. In tal senso può essere utile il metodo dell’irrigazione a goccia. Bisogna evitare di irrigare dall’alto per non rovinare le foglie e i fiori. Le radici di questa pianta sono profonde e per questo richiedono abbastanza acqua, ma allo stesso tempo sono sensibili al marciume radicale. È quindi necessario prestare attenzione alla quantità e alla frequenza di acqua fornita.
Il periodo immediatamente successivo alla semina e quello della germinazione dei semi sono i periodi che richiedono più acqua in assoluto. Dopo qualche settimana, quando la nuova piantina si sarà sviluppata e avrà iniziato la sua crescita al di sopra del terreno, si può diminuire leggermente la quantità di acqua fornita. Quando la pianta è matura, la frequenza di irrigazione può essere fissata a una volta a settimana. D’estate e con la crescita dei fiori si possono aumentare le irrigazioni fino a 2/3 volte a settimana, se necessario. Il terreno deve essere reso sufficientemente umido, ma non bagnato.
Con questi accorgimenti, sarà possibile far crescere sana e rigogliosa l’erba medica orbicolare in ogni terreno.