Come si conserva la menta fresca a lungo? Il trucco segreto che pochi conoscono
Hai creato sul tuo balcone o nel tuo orto un piccolo angolo dedicato alle piante aromatiche e alle piante officinali. Sei anche riuscito a far crescere e prosperare la tua pianta di menta, ora hai raccolto le sue preziose foglioline, ma non sai come preservarle? Ecco che in nostro soccorso arriva il video di Daniel De Vincenzo che ci spiega come si conserva la menta.
Il segreto per conservare integra la menta
Il video ci spiega che la menta, per essere conservata nella maniera più efficace, ha bisogno di un ambiente umido, per mantenere le sue proprietà organolettiche e il suo colore vivace. Contemporaneamente, però, ha anche bisogno di un ambiente privo di ossigeno.
Per soddisfare questi due requisiti di conservazione, la procedura da seguire è questa:
- come prima cosa, avvolgere la menta in uno strato di Scottex o in un panno carta qualsiasi, va bene quello che usate normalmente in cucina (suggeriamo, prima di avvolgere la menta, di eliminare comunque le foglie più brutte o quelle eventualmente già appassite)
- la menta deve essere totalmente avvolta dal panno carta, facendo in modo che non sporgano fuori delle foglie
- una volta ottenuta la nostra menta impacchettata, bisogna rendere umido l’ambiente di conservazione
- per inumidirla, la menta avvolta nel panno carta non va posizionata sotto l’acqua del rubinetto. In questo caso si bagnerebbe troppo e finirebbe con l’ammuffire. Quello che bisogna fare è spruzzare delicatamente con le mani la superficie del panno carta con dell’acqua. Va anche bene accarezzare il cartoccio con la menta con la mano inumidita, basta non esagerare
- a questo punto dobbiamo ridurre al massimo il contatto con l’ossigeno. Per fare questo basterà avvolgere ulteriormente il nostro rotolo di menta nella pellicola per alimenti, stringendo bene, ma senza schiacciarla e danneggiarla
Se hai fatto tutto correttamente, in teoria la menta in questo modo si può conservare anche per più di due settimane. Inoltre la medesima procedura la si può utilizzare anche per altre piante aromatiche come il basilico, il rosmarino e la salvia.