Il cespuglio di rose in giardino sta morendo? Queste potrebbero essere le cause

Chi ha un cespuglio di rose in giardino ne va giustamente fiero. Tuttavia a volte può capitare che quel cespuglio assuma un aspetto poco sano e che, poco per volta, muoia sotto i nostri occhi. Ebbene: prima di gettare la spugna e pensare di sradicare il cespuglio di rose morente, valutate quale sia il motivo per cui le rose sono in sofferenza. Molte volte, infatti, basta solamente capire l’errore che stiamo facendo per porvi rimedio prima che sia troppo tardi.

Cespuglio di rose morente? Ecco cosa fare

cespuglio rose

Il primo dettaglio a cui prestare attenzione, con delle rose in sofferenza, è la questione acqua. Sia i periodi di siccità che le piogge prolungate possono creare problemi. Per esempio, durante le ondate di calore i cespugli di rose entrano in una sorta di modalità di conservazione. Il che vuol dire che limitano il più possibile l’utilizzo delle risorse e bloccano la crescita attiva. Tradotto: niente gemme e fiori, con foglie che appassiscono, diventano secche e croccanti, ingialliscono e cadono.

Ma anche l’eccesso di acqua è un problema. Troppa acqua e ristagni idrici causano marciume radicale, malattie fungine o batteriche e attirano i parassiti. In questo caso le foglie diventano gialle e morbide prima di cadere.

Il che vuol dire innaffiare abbondantemente, ma solo quando il terreno è ben asciutto e durante le giornate di caldo. Se il terreno è già umido, non annaffiate.

Ma anche la troppa ombra può essere un problema. Le rose amano il sole, vogliono minimo sei ore di luce solare al giorno. Se è vero che ci sono alcune specie e varietà che riescono a crescere anche in mezz’ombra (soprattutto le rose antiche da giardino), ecco che la maggior parte vuole il sole. Anche se, dove fa molto caldo, al pomeriggio è meglio un po’ di ombra o almeno della luce solare schermata.

Se le rose sono esposte a troppa ombra, tendono a crescere di meno, a fiorire poco o niente e a essere maggiormente invase da malattie e parassiti. Come risolvere? Semplice: in autunno trapiantatele in un posto con più luce.

Terzo problema: avete dato troppo concime. Soprattutto se usate fertilizzanti troppo ricchi di azoto, non solo rischiate di avere solo foglie e niente fiori, ma anche di far sviluppare steli deboli. Importante, poi, è anche la tempistica. Se il cespuglio di rose è stressato dal caldo o dalla siccità, meglio evitare di concimare fino a quando la situazione non migliora. Il che vuol dire stoppare le concimazioni a fine estate. E di sicuro non concimate in inverno quando la pianta entra in quiescenza.

Se potete, invece, concimate in primavera, procedendo con regolarità per tutta la stagione di crescita. Optate per fertilizzanti specifici per le rose, ricchi di fosforo.

Un altro problema riguarda una potatura non corretta ed eccessiva. Potare le rose è un’arte. Quello che bisogna ricordarsi è che la potatura più intensa deve essere quella di fine inverno o inizio primavera. Questo serve per lasciare spazio a germogli e gemme. Le specie a singola fioritura e le rampicanti che fioriscono su legno vecchio dovrebbero essere potate subito dopo l’appassimento dei fiori. In questo modo potranno formarsi nuovi germogli.

Cercate di eliminare i rami secchi, malati, incrociati e i polloni. Questo potete farlo in qualsiasi momento dell’anno in modo da prevenire malattie e ulteriori danni. Se però potate nel periodo sbagliato o nella fase di crescita, ecco che il cespuglio esaurirà le energia e assumerà un aspetto floscio e morente. Considerate poi anche l’età della pianta. Le piante giovani hanno bisogno di tempo per stabilizzarsi prima di poter pensare di produrre una nuova crescita stimolata dalla potatura. Il che vuol dire procedere con calma almeno tre anni dopo il trapianto.

Considerate anche la qualità del terreno. Solitamente le rose vogliono terricci ricchi di sostanza organica e ben drenanti. Non amano, invece, terreni pesanti, troppo compatti e poveri. Meglio prediligere terreni argillosi leggeri, con tanta sostanza organica, ben areati e con un buon drenaggio. L’aggiunta di micorrize potrebbe migliorare la qualità del terreno.

Nei terreni poveri, troppo sabbiosi o argillosi pesanti, meglio aggiungere del compost prima o durante la semina.

Attenzione anche al sovraffollamento. Cespugli troppo fitti o troppo vicini fra loro causano una minor circolazione di aria, con potenziale morte di foglie e fiori. Inoltre aumenta il rischio di sviluppare malattie fungine, come oidio e ticchiolatura nera o di attirare parassiti.

Il che vuol dire potare le piante troppo invadenti.

Fate anche attenzione ai parassiti, capaci di ostacolarne la fioritura e causarne la morte nei casi gravi. Oltre a nutrirsi di parti della pianta, infatti, possono veicolare anche altre malattie. Le rose sono particolarmente sensibili ad afidi, acari, cocciniglie e coleotteri giapponesi.

Oltre a lavare le piante affette per eliminare fisicamente i parassiti, piantate vicino alle rose lavanda, nepeta, allium o gerani: fungono da repellenti naturali.

cespuglio rose

Ovviamente occhio alle malattie: oidio, ticchiolatura nera e ruggine possono danneggiare gravemente le rose. Correggendo aerazione e umidità, potando correttamente e controllando regolarmente, dovreste ridurne i rischi.

Considerate che, anche facendo tutto correttamente, la pianta comunque invecchierà e si seccherà fisiologicamente col passare del tempo. Con il disseccamento naturale, le foglie ingialliscono e cadono, mentre gli steli diventano marroni o neri, con punta rivolta verso il basso.

Tuttavia il disseccamento degli steli delle rose può essere dovuto anche a un inverno molto lungo e freddo, a una primavera troppo lunga, a problemi di irrigazione, a eccessiva concimazione, a terreni non idonei e a errori di potatura.

Articoli correlati