Gerbere: trucchi e segreti per coltivare e prendersi cura di questi fiori colorati
Solitamente siamo abituati a vedere i mazzi di gerbere venduti dal fioraio. Ma nulla ci vieta di coltivare questi allegri fiori colorati nel nostro giardino. La Gerbera jamesonii, questo il suo nome scientifico, non è difficile da coltivare, ma richiede comunque qualche attenzione particolare, soprattutto per quanto riguarda le temperature.
Come coltivare le gerbere con successo?

La gerbera è una pianta originaria del Sudafrica. Afferente alla famiglia delle Asteraceae, le varietà che troviamo nei vivai o i semi in vendita appartengono a ibridi selezionati per i loro colori. In generale possiamo avere gerbere a fiore singolo, a fiore semidoppio, a fiore doppio e a fiore ragno.
Prima parlavano di temperatura ambientale perché le gerbere si coltivano come piante perenni nei climi caldi e come piante annuali (anche da vaso o aiuole) nei climi freddi. Considerate anche che ci vanno 14-18 settimane prima di vederle fiorite, anche se poi continuano a fiorire per tutta l’estate.
Come prima cosa, scegliete sempre la posizione giusta. Le gerbere vogliono il pieno sole, ma non sopportano il caldo intenso. Questo vuol che se abitate in zone molto calde, conviene piantarle in un posto con ombra al pomeriggio. Non collocatele mai vicino a muri o altre strutture che possano riflettere il calore.
Per le temperature, nei climi freddi meglio coltivarle come annuali. Inoltre preferiscono temperature invernali di 7-10°C. Se fa molto freddo, proteggetele con una buona pacciamatura o trasferitele dopo la potatura in vasi da collocare in serra. Non hanno invece particolari richieste per quanto concerne l’umidità ambientale.
Come terriccio, invece, deve essere ricco di sostanza organica e ben drenante. Meglio optare per terreni con pH compreso fra 5,5 e 6,5. Se il pH è troppo alcalino, infatti, noterete delle strisce gialle sulle foglie, indice di clorosi. Se invece il pH è troppo basso, compaiono delle chiazze nere sulle foglie.
Per quanto riguarda l’irrigazione, dovrete innaffiare quando il terreno è asciutto. Le innaffiature vanno aumentate come frequenza quando va molto caldo e ridotte d’inverno.
In primavera ed estate ricordatevi di concimarle ogni 2 settimane con fertilizzanti idrosolubili e ricchi di fosforo. Devono contenere poco azoto, onde evitare che prosperino le foglie a scapito dei fiori. In alternativa, una volta al mese usate del compost.

Quando i fiori sono appassiti, eliminateli e potate gli steli fino alle foglie. In questo modo prolungherete il periodo di fioritura. La propagazione, invece, avviene tramite talea in estate, per suddivisione delle piante in primavera o tramite seme (ma ci mettono parecchio a crescere).
Ogni anno o ogni due anni, in primavera, dovrete rinvasarle. Fatelo prima che spuntino i nuovi germogli.
Parlando di malattie, invece, fate attenzioni ad afidi, mosche bianche, ragnetti rossi e tripidi che mangiano le sue foglie. Inoltre le gerbere potrebbero anche manifestare oidio, il marciume del colletto, il marciume radicale e l’infezione fungina da Botrytis cinerea.