Praying Hands Banana, le insolite banane a forma di mani in preghiera

Al mondo esistono tantissimi tipi di frutta dalle forme strane e insolite. Fra di essi, ai primi posti, di sicuro figurano le Praying Hands Banana che, come suggerisce il nome, sono delle stranissime banane che assomigliano a mani giunte in preghiera. Originarie del sud-est asiatico, si ipotizza che questa varietà sia nata nelle Filippine e poi si sia espansa nel resto del mondo. Tipiche dei climi tropicali e subtropicali, le possiamo trovare anche in Florida a dire il vero.

Tutto ciò che volevate sapere sulle Praying Hands Banana

praying hands banana
Sanu N, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

Dal punto di vista botanico, le Praying Hands Banana sono un ibrido classificato come Musa acuminata x balbisiana. Appartenenti alla famiglia delle Musaceae, si tratta di banane corte e spesse, che crescono insieme formando quelle che sembrano delle mai fuse insieme in preghiera. Più “mani” crescono vicine fra loro sugli steli fruttiferi che sporgono di lato o pendono verso il suolo. Disponibili in natura tutto l’anno, tendono a maturare in 2-3 mesi.

Note anche con i nomi di Ripping, Binendito, Premos, Inabaniko eUht Kapakap, non le troverete in commercio nella GDO in quanto di solito sono coltivate da livello domestico o da piccoli agricoltori specializzati.

Facili da coltivare e resistenti alle malattie, possono essere mangiate sia fresche che cotte, in preparazioni dolce o salate. Di sicuro la loro peculiarità risiede nel loro aspetto singolare. Queste banane, come dicevamo, hanno la forma di mani di dimensioni medio-grandi. Composte da 6-20 frutti, la forma è quella di due fila di banane fuse insieme. Ciascuna banana ha un lato piatto dotato di una leggera curvatura nel punto in cui preme contro l’altra metà della mano.

La buccia è verde quando sono acerbe e giallo brillante quando è matura, talvolta con macchie marroncine. Facili da sbucciare, la polpa si presenta semidura, di colore giallo-bianco, succosa, ma con una nota amidacea che tende ad ammorbidirsi man mano che matura. Nel nucleo, un po’ più gommoso, si trovano i semi neri. Quando sono ben mature, le singole banane possono essere staccate facilmente dalle mani, senza strappare la buccia dei frutti contigui.

Il gusto è molto dolce, con sfumature di limone, vaniglia ed erbe. Dal punto di vista nutrizionale, sono ricche di potassio, vitamina C e fibre. Inoltre contengono buoni livelli di ferro, magnesio, calcio, rame, fosforo, zinco e vitamina A.

Se nella medicina tradizionale le bucce di queste banane sono usate per lenire la cute in caso di dermatiti o per favorire la risoluzione di acne e verruche, ecco che a livello culinario possiamo mangiarle sia fresche che cotte.

Fresche sono mangiate quando i frutti sono maturi (occhio che non tutti i singoli frutti maturano contemporaneamente nella stessa mano). Possono essere mangiate singolarmente o usate nelle macedonie, nei frullati o per condire porridge, pancake e muesli.

Possono anche essere mangiate cotte. Tipicamente sono usate nella preparazione di frittelle, ma possono anche essere bollite, cotte al vapore o al forno. Si usano anche per preparare dolci. Inoltre si abbinano bene anche alle carni di manzo, pollo, maiale, al pesce e spezie come lo zenzero, l’aglio, il peperoncino e la cannella. Perfette anche insieme alle noci e alle mandorle.

Articoli correlati