Pollone: che parte della pianta è? A cosa serve? Bisogna sempre eliminarli?
Può succedere che, ogni tanto, negli articoli citiamo i polloni. Ne parliamo soprattutto quando trattiamo di potatura o propagazione delle piante. Ma cos’è esattamente un pollone? Si tratta di una struttura benefica o dannosa per le piante? A cosa servono?
Pollone, tutto ciò che volevate sapere su questa struttura della pianta

Nel giardinaggio un pollone è un ramo di una pianta legnosa che cresce ai piedi dell’albero. Talvolta il pollone cresce dal ceppo, talvolta invece dalle radici. I polloni, però, non vanno confusi con i succhioni, che sono rami che si sviluppano dal fusto e con gli stoloni, rami che strisciano lungo il terreno partendo dalla base della pianta e che producono germogli e radici, diventando poi delle piante nuove indipendenti.
Ma torniamo ai polloni. Un altro modo in cui possono formarsi è partendo dalle cicatrici dei rami tagliati. Il che vuol dire che i giardinieri li utilizzano per la riproduzione delle piante tramite talea. Tuttavia, a volte, i giardinieri li eliminano, in modo da ridurne la crescita e direzionare le energie della pianta verso i rami e la chioma.
Per quanto riguarda la propagazione delle piante tramite polloni, si tratta di una tecnica che i giardinieri esperti utilizzano parecchio. Questo perché consente di far sviluppare nuove piante adulte molto più velocemente rispetto a quando si parte dai semi.

A volte, poi, i polloni hanno anche delle radici (questo se sono ancora attaccati alla pianta madre) e in questo caso la velocità di propagazione aumenta. Considerate anche un altro aspetto della faccenda: moltiplicando una pianta usando i polloni, si otterranno dei cloni uguali alla pianta madre. Il che vuol dire che avranno tutte il medesimo patrimonio genetico. Nel caso vogliate migliorare quella pianta dal punto di vista del DNA, questo significa che sono altre le tecniche da adoperare.
I polloni li vediamo spesso nelle angiosperme. Piante che tipicamente producono polloni sono l’ulivo, il castagno, l’alloro, il giuggiolo, il corniolo, il gelso nero, il melograno e anche il lillà.
Le gimnosperme, invece, di solito non producono polloni. Fanno eccezione le Cicadi, come la comune Cycas, la quale produce polloni sia basali che aereii. E anche la Wollemia nobilis, l’unica e sola conifera capace di produrre polloni.