Piante velenose: i pericoli nascosti dell’anemone o Hepatica nobilis

Chi potrebbe mai immaginare che il delicato e bellissimo fiorellino blu nella foto sia in realtà una pianta velenosa? In effetti ormai dovremmo aver imparato che nel giardinaggio la parola “bello” non sempre va a braccetto con la parola “salutare”. In questo caso parliamo della Hepatica nobilis o anemone, un fiorellino dall’aspetto grazioso e apparentemente innocente, che spesso troviamo nelle bordure o nei giardini rocciosi, ma che in realtà è una pianta velenosa.

Come prendersi cura dell’Hepatica nobilis o anemone?

hepatica nobilis

Il fatto è che se il giardino è frequentato da cani, gatti, altri animali domestici o bambini, è bene sapere quali siano le piante potenzialmente velenose e quasi no. Comunque sia, se volete cimentarvi nella sua coltivazione sappiate che si tratta di una piccola piantina perenne, originaria del sottobosco e amante dell’ombra. Molto rustica, produce dei fiori blu in primavera che si distinguono bene dal fogliame verde scuro.

Alta al massimo 15 centimetri, è perfetta per le bordure, le aiuole, per i giardini rocciosi o quelli di matrice più selvatica. Capace di auto-seminarsi, tende a crescere lentamente, formando dei cuscini che si sviluppano ovunque. Piante pelosa, presenta foglie di colore verde scuro sulla pagina superiore e marroncine-rossastre su quella inferiore. Le foglie persistono anche in inverno, mentre la fioritura avviene a inizio primavera, in marzo-aprile.

Ciascun fiore, di colore blu o blu-violetto, è formato da sei petali ovali disposti a stella. Questi petali circondano poi gli stami bianchi.

Se volete coltivarla in sicurezza, ricordatevi che amano i terreni ben drenanti e le posizioni in ombra o mezz’ombra. Il terreno deve essere ricco di humus e abbastanza sciolto in quanto non prospera nei terreni argillosi troppo pesanti (ma quelli argillosi-limosi vanno bene). Amano anche i terreni da neutri a calcarei, ma crescono anche sul terriccio di foglie.

anemone

Come irrigazione, dovete fornirle un terreno umido, ma non inzuppato di acqua. La messa a dimora può avvenire a marzo o a ottobre, mentre ricordatevi che è capace di sopravvivere anche sotto lo zero.

Per vostra fortuna, non dovrete potarla e inoltre d’inverno può rimanere nel terreno. Come se non bastasse, è molto resistente alle malattie essendo una pianta rustica.

Per quanto riguarda la sua tossicità, tutta la pianta è tossica, soprattutto quando è fresca. Tutto a causa della ranuncolina, un glicoside che è pericoloso sia se ingerito che per contatto o inalazione.

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