Piante stupende, ma che richiedono troppa manutenzione
Siamo giardinieri semplici, spesso alle prime armi e con poco tempo da dedicare al giardinaggio. Quello che vogliamo è avere un bel giardino decorato, però, con piante che richiedono poca manutenzione. Ebbene: ci sono alcune piante stupende, bellissime da vedersi e capaci di dare un tocco in più a qualsiasi giardino. Solo che richiedono così tante cure e attenzioni che anche i giardinieri esperti ci pensano bene prima di metterle in giardino.
Attenzione a queste piante stupende ad alta manutenzione

Partiamo dalla gardenia: bellissima e delicata da vedersi, con quel contrasto scenografico fra foglie verdi lucide e fiori bianchi profumati. Il problema, però, è che sono molto esigenti: odiano i terreni troppo umidi, ma vogliono comunque innaffiature regolari. Troppo caldo non va bene, troppo umido non va bene, i terreni neutri e alcalini non vanno bene… Forse meglio optare per un’altra pianta.
Fermo restando che l’aconito è velenoso sia per le persone che per gli animali domestici e dunque sarebbe meglio evitare di averlo in giardino, ecco che è innegabile che sia una bellissima pianta ornamentale. I suoi fiori viola, blu o anche bianchi che ricordano il cappuccio di un monaco sono davvero particolari. Tuttavia averlo in giardino è pericoloso, tanto che dovreste maneggiarlo sempre usando i guanti in quanto è tossico anche per contatto.
Anche la buddleja o albero delle farfalle, per quanto esteticamente parlando sia meraviglioso, non è esattamente facilissimo coltivarlo. O meglio: forse è fin troppo facile visto che tende a essere una specie invasiva.
Idem dicasi per il bambù, specie quello rampicante. Si diffonde rapidamente tramite rizomi sotterranei, diventando così una specie invasiva e praticamente impossibile da estirpare dal giardino. Se proprio non ne potete fare a meno, coltivatelo in vaso o in aiuole con barriere efficaci.
Affascinante anche il glicine cinese o giapponese. Questa pianta rampicante produce grandi grappoli ricadenti di fiori bianchi o viola, decorando così pergolati e recinzioni. Però anche questa pianta è altamente invasiva, difficile da gestire.
Sempre nel campo di piante invasive difficili da contenere, abbiamo anche l’edera inglese. Talvolta usata come tappezzante nei giardini in ombra, tende a crescere più velocemente rispetto ad altre piante basse, le quali finiscono così col soccombere. Inoltre ha radici così forti che possono creare danni strutturai alle case.
Molto bello l’oleandro, ma ha lo stesso problema dell’aconito: la pianta è tossica per persone e animali domestici. Per manipolarla, anche solo per toccarla, è necessario indossare guanti e indumenti protettivi. E non vi azzardate a bruciare le sue sterpaglie: è pericoloso anche in questo caso.
Problematiche anche le piante carnivore. Solitamente usate come piante da appartamento, talvolta qualcuno ha l’alzata di ingegno di coltivarle in giardino per tenere sotto controllo la popolazione di insetti. E anche per dare una sferzata di novità al giardino. Il guaio, però, è che sono piante molto esigenti. Vogliono tanto sole, ma con terreno sempre umido. E non devono venire a contatto con fertilizzanti, il sale usato d’inverno sulle strade e anche con i contaminanti presenti nell’acqua del rubinetto.

Popolarissime e molto gettonate, le azalee a dire il vero non sono difficilissime da coltivare. Il problema è quando non si forniscono loro le giuste condizioni per prosperare, il che fa sì che la pianta produca dei fiori malaticci e appiccicosi. Inoltre vogliono un terreno acido, non vogliono i terreni umidi, necessitano di una buona circolazione d’aria e sono assai schizzinose per quanto riguarda la potatura.
Stupende le camelie, ma il successo nella loro coltivazione dipende molto dal giardino. Non tollerano la luce solare diretta, non sopportano il freddo, vogliono un terreno con pH leggermente acido e umido e sono assai vulnerabili ai parassiti.
Di solito i giardinieri non coltivano il wasabi solamente a scopo ornamentale. Tuttavia queste grandi foglie verdi possono dare un tocco esotico al giardino. Solo che coltivarlo non è facile: vuole un terreno umido e cresce solamente se la temperatura va dai 7 ai 24°C.