Pera cotogna: tutto quello che avreste sempre voluto sapere su questo frutto del passato

La pera cotogna è un frutto molto profumato usato per fare marmellate e gelatine. Ma esattamente che cos’è? E, soprattutto, fa bene alla salute? Oggi scopriamo insieme tutte le caratteristiche e proprietà di questo frutto non più molto consumato.

Questi frutti sono autunnali e dalle antichissime origini, coltivati soprattutto in Asia e nel Mediterraneo. Spiccano per un colore giallo lucente e per un profumo che ricorda quello dell’arancia. Ma, al contrario di quest’ultima, hanno un retrogusto vanigliato.

pera cotogna raccolta

Il colore dorato gli valse il nome di “mele d’oro” nella mitologia greca. Per gli antichi greci, infatti, era associata all’amore e alla fertilità e veniva proposta alle feste nuziali e offerto alle coppie come segno di impegno. La polpa, però, è croccante e aspra in bocca, motivo per cui vengono consumate sempre cotte, in piatti dolci o servite insieme a della carne. Le pere cotogne sono i frutti del cotogno, un albero di antichissime origini caucasiche, coltivato in tutta l’Asia Sudoccidentale. Sono frutti tipicamente autunnali e invernali disponibili da ottobre a dicembre.

La pera cotogna è ricca di vitamina C che aiuta il sistema immunitario. Inoltre, è fonte di potassio, fosforo e fibre, che apportano diversi benefici alla salute. Il potassio è un vasodilatatore, il che significa che può aiutare le arterie a rilassarsi per aiutare a mantenere la pressione sanguigna nell’intervallo sano e ridurre lo sforzo generale nel sistema cardiovascolare.

albero di pera cotogna

Le fibre sono utili per il controllo del peso e per favorire il benessere intestinale. I numerosi composti fenolici sono in grado di garantire un buon effetto antiossidante. Inoltre, è anche ottima per chi segue una dieta ipocalorica poiché possiede buone qualità disintossicanti e drenanti. Infatti è un frutto molto nutriente che ha anche una bassa densità calorica: 100 grammi contengono solo 57 calorie.

marmellata di pera cotogna

Il frutto non ha particolari controindicazioni, se consumata nelle giuste quantità. Il consiglio è quello di togliere sempre i semi quando la prepari, poiché possono essere fonti di cianuro. Non è più un frutto così comune, ma ha innumerevoli benefici quindi perché non provarlo?

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