Le piante “gridano” quando le loro foglie vengono tagliate o non ricevono abbastanza acqua
Non tutti sanno che le piante, come tutti gli esseri viventi, sono in grado di percepire il dolore. Queste forme di vita così silenziose infatti sono in grado di emettere molti tipi di rumori a seconda di ciò che vogliono comunicare. Se una piantina soffre per via della siccità o perché le è stato estirpato un ramo non se ne sta assolutamente in silenzio ma al contrario sembrerebbe che “gridi”. Perché noi non possiamo sentirle? Come si è scoperto che le piante possono lanciare delle urla straziate dal dolore?
Un team di scenziati ha recentemente condotto una serie di esperimenti volti a dimostrare che il mondo vegetale emette rumori molto acuti se si sente minacciato o colpito. Tramite l’utilizzo di appositi macchinari si è misurata la frequenza dei suoni emessi dalle piante e si è finalmente giunti ad una risposta. Queste sono in grado di produrre strepiti della stessa intensità di quelli che possono uscire dalla bocca di un essere umano. Resta a questo punto solo una domanda: perché non arrivano alle nostre orecchie?
Le urla delle piante sono così acute che il nostro orecchio non è in grado di captarle. Le persone infatti possono percepire suoni di massimo 16 kHz mentre in questo caso si parla di 60 se non addirittura 80 kHz. Tuttavia ci sono alcuni animali il cui apparato uditivo è perfettamente in grado di sentire le piante: si tratta di falene, topi e pipistrelli.
Non si conosce ancora il meccanismo che il mondo vegetale usa per lanciare questo tipo di segnali ma attualmente si nutre il sospetto che sia per la “cavitazione“. Si tratta di un processo per cui le piante, quando sono sottoposte a stress, creano delle bolle d’aria che generano a loro volta delle vibrazioni. Una cosa però è certa: conoscere questo processo può aiutarci a comprendere meglio le esigenze “silenti” delle nostre piantine.