La merendella calabrese: un frutto piccolo, profumato e pieno di storia
La merendella, un’antica varietà di pesca, ha radici che affondano nell’antica e progressiva diffusione della pesca nel bacino del Mediterraneo. Questo frutto è di fatto originario della Cina ed è approdato in Occidente, in particolare in Italia, passando per la Persia-da cui deriva il nome di Prunus persica. La Calabria, principale produttrice della merendella, offre non solo un clima ideale ma rappresenta per essa una vera e propria patria.
Questo globo di forma tondeggiante si contraddistingue innanzitutto per le sue dimensioni ridotte, per la buccia liscia, chiara e con riflessi rosati. La polpa invece è decisamente più chiara, peraltro si rivela succosa e dolce all’assaggio. Quando la merendella sprigiona tutto il suo sapore ricorda, a detta di molti, quello del miele con delle leggere note agrumate. Infine c’è da sottolineare che questi frutti non sono tutti uguali, infatti in Calabria si contraddistinguono 4 varianti sulla base del periodo di maturazione:
- Madonna di giugno – buccia verde‑chiara
- Madonna di luglio – buccia rosa tenue
- Madonna di agosto– buccia bianca
- Madonna di settembre– polpa e buccia gialline
Generalmente la merendella è un frutto che si consuma fresco, sia per riuscire a carpirne il sapore sia per beneficiarne a 360°. Dal punto di vista nutrizionale si rivela infatti un alleato prezioso della salute: è ricco di oligoelementi, di vitamine e di fibre. Vanta effetti dissetanti, depurativi, antiossidanti, diuretici e tonificanti, contribuendo anche al benessere muscolare, nervoso e circolatorio. Sebbene la merendella fresca sia un concentrato di sapori, c’è anche chi preferisce consumarla in modo alternativo, rendendola protagonista di composte o di altre preparazioni creative: ogni utilizzo racconta una sfumatura diversa del suo carattere! Dunque in qualunque forma la si scelga, la merendella rimane un piccolo grande tesoro della natura, capace di unire bontà e benessere in un solo morso.
