Kiwano, tutto quello che c’è da sapere sul “melone cornuto”

Il kiwano, più comunemente chiamato melone cornuto o cetriolo africano, è un frutto esotico dall’aspetto inconfondibile. La sua “corazza” è caratterizzata dalla presenza di numerose sporgenze, appunto le corna, ed è generalmente di un arancione brillante.

frutta con le spine

Nonostante la sua buccia possa sembrare una cinta impenetrabile il suo interno ha una consistenza molle, appiccicosa e gelatinosa. A dispetto della colorazione esterna la polpa è di un colore verde acceso ed è piena di semini di forma allungata. Nonostante l’anima del kiwano abbia un aspetto molto invitante il frutto è interamente commestibile, buccia compresa. Prima di addentare un kiwano però è importante sapere che le sue corna devono essere rimosse altrimenti potrebbero riservare delle spiacevolissime sorpese. Sono molto dure e questo non le rende particolarmente piacevoli alla masticazione. La parte più apprezzata resta comunque la sua polpa verde.

frutto arancione con interno verde

Da dove proviene questo misterioso frutto? Il kiwano proviene dall’Africa centrale e meridionale ma oggi si coltiva anche in Italia. Per favorire la crescita della sua pianta infatti c’è bisogno di climi caldi e che non si facciano eccessivamente rigidi nei mesi invernali. Coltivarne una non è difficile, tuttavia il suo impiego tuttavia resta ancora fortemente limitato. Come si può notare non si avvista facilmente nei supermercati o nei negozi e, se presente, non resta certamente inosservato!

bicchiere con succo arancione a base di frutta

L’interno del frutto ha un delicato sapore dolce ed è spesso consumato crudo. C’è però chi adora mescolare la polpa del kiwano a yogurt bianchi e gelati. Non si tratta però solo di un golosissimo cibo: il kiwano gode di numerosissime proprietà benefiche. Contiene un’alta concentrazione di vitamina C, carotenoidi e minerali. La presenza di questi nutrienti lo rende un ottimo alleato contro l’invecchiamento cutaneo dovuto allo stress ossidativo. La sua buccia contiene invece pectine, delle fibre idrosolubili che favoriscono i movimenti peristaltici e quindi la digestione.

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