Il superfosfato, il concime miracoloso per le nostre piante

Forse avrete letto in qualcuno degli articoli dedicati alla concimazione delle piante, dell’utilizzo del superfosfato. Vi sarete anche chiesti cosa sia questo fertilizzante che trovate in vendita sia online, sui principali store come Amazon o nei negozi online specializzati in giardinaggio, sia nei negozi fisici dedicati al giardinaggio e alle piante. Ebbene, si tratta di uno dei primi fertilizzanti chimici mai brevettati.

Come si usa il superfosfato?

superfosfato

Il superfosfato nasce come un fertilizzante prodotto industrialmente. Si tratta del frutto della reazione fra l’acido solforico e o le apatiti o il fosfato di calcio. Noto anche come perfosfato, fu il primo fertilizzante chimico mai ideato. Pensate che fu brevettato nel 1842 da John Bennet Lawes.

Il superfosfato propriamente detto è in pratica un mix di gesso e fosfato monocalcico. Ma esiste anche il triplo superfosfato, chiamato anche superfosfato concentrato, che deriva dalla fluoropatite.

A dire il vero, però, esiste anche un superfosfato di produzione naturale: è quello che troviamo nei depositi di guano delle colonie di uccelli marini.

Ma veniamo ora all’uso del superfosfato. Quello base, il perfosfato, ormai è poco utilizzato in quanto non contiene livelli elevatissimi di fosfoto. In effetti si preferisce usare il triplo superfosfato, il quale ha però una pecca: contiene meno zolfo rispetto a quello base. Il che vuol dire che, spesso, il triplo superfosfato lo trovate integrato con solfato di potassio.

Il superfosfato è venduto solitamente sotto forma di concime granulare. Di colore grigiastro-beige, è inodore e per lo più è solubile in acqua. Lo si usa ovviamente quando il terreno dove stiamo cercando ci coltivare le nostre piante è povero di fosforo o quando ci sono delle carenze nutrizionali che richiedono un’aggiunta di fosforo. Inoltre, visto che oltre all’anidride fosforica contiene anche gesso, cioè solfato di calcio, è anche una notevole fonte di zolfo per le nostre piante.

Più o meno le stesse caratteristiche presenta il perfosfato triplo, solo che contiene più fosforo, ma meno zolfo.

Per quanto riguarda il suo utilizzo, conviene inserirlo durante la fase di vangatura (si parla di concimazione di fondo in quanto va messo prima di piantare o seminare le piante), in modo che si mescoli bene al terriccio. Questo perché il fosforo è scarsamente mobile nel terreno.

Andrebbe usato soprattutto nei terreni impoveriti, quelli che sono già stati sfruttati e che contengono poche sostanze nutritive. Questo perché aiuta tantissimo l’apparato radicale delle piante, consentendo alle piante di creare nuove radici e di irrobustirle.

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