Il mirto: un approfondimento su questa pianta che profuma di Mediterraneo

Il mirto è una pianta aromatica tipica della macchia mediterranea le cui bacche celano innumerevoli proprietà benefiche. Si contraddistingue per la presenza di foglie lucide e di color verde scuro. I suoi fiori, che sbocciano in primavera, hanno una colorazione tenue che oscilla tra il bianco e il rosa pallido. I suoi frutti iniziano invece a spuntare fuori e a maturare nei giorni a cavallo tra novembre e dicembre.

bacche blu

Le sue piccole bacche scure sono un autentico concentrato di vitamina C, di oli essenziali e di zuccheri semplici. I nostri antenati le consumavano principalmente per via delle loro proprietà antiossidanti, intinfiammatorie, antiemorragiche e astringenti. Per di più si rivelano ottime per rafforzare il nostro sistema immunitario prevenendo l’attacco di batteri, funghi, virus e altri patogeni con cui potremmo potenzialmente entrare in contatto.

fiore bianco con bacche verdi

Nella medicina popolare il mirto godeva di grande popolarità perché era un vero e proprio elisir salvifico. I contadini ovviamente non sapevano come le sue componenti agissero nello specifico sul nostro organismo ma sapevano per certo che si prestava bene a risolvere numerose problematiche. Si rivela infatti ottimo per la digestione e per curare le infezioni che colpiscono le vie aeree. Le bacche di mirto per di più non sono solo delle ottime alleate per il mantenimento di un ottimo stato di salute ma hanno anche un sapore particolarmente piacevole. Sul palato rievocano delle spiccate note dolci con un retrogusto amaro.

liquore in bottiglia e nei bicchieri

Non esiste un amante dei liquori che non abbia mai assaggiato quello ricavato dalle bacche di mirto. È un prodotto tipico della Sardegna che si ottiene dalla macerazione e fermentazione delle bacche. È particolarmente indicato per chi soffre di problemi di digestione, infezioni delle vie aeree o cistiti. Attenzione però a non berne grandi quantità: il liquore tocca una gradazione alcolica del 32% e, seppur sia molto più buono di un comunissimo sciroppo, potrebbe riservare scomode soprese!

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