Feijoa, trucchi e segreti per coltivare questa pianta tropicale
Vi è mai capitato di assaggiare il feijoa? Si tratta del frutto di una pianta tropicale, commestibile e buonissimo. Non facilissimo da trovare qui da noi, oggi andiamo a vedere come coltivare questa pianta in modo da capire se sia possibile coltivarla anche qui da noi.
Come coltivare la pianta di feijoa?
Avevamo già parlato in passato della bontà e delle proprietà nutrizionale del feijoa. Qui ricordiamo che il suo nome scientifico è Feijoa sellowiana. Noto anche come guayabo, è un arbusto sempreverde che fa parte della famiglia delle Myrtaceae. Alto anche 7 metri, origina dal Brasile, dall’Argentina, dalla Colombia e dall’Uruguay. Ama le zone montane ed è perfetto sia come pianta ornamentale (i suoi fiori sono bellissimi), sia come pianta da frutto.
Spesso confuso con la guaiava (in effetti appartengono alla stessa famiglia), è un arbusto sempreverde a crescita lenta. Le foglie sono scure, ellittiche e con pagina inferore pelosa. I fiori sono di colore bianco-rosa e si caratterizzano per l’avere stami rosso-violetti molto appariscenti.
Della pianta si consumano sia le foglie essiccate, usate negli infusi, sia i petali, usati nelle insalate. Ma è il frutto il vero protagonista in cucina. La scorza è vede, la polpa è gelatinosa, bianco-giallastra, con piccoli semi duri. La grandezza è quella delle prugne, mentre il sapore ricorda un po’ una via di mezzo fra le fragole e l’ananas. Non è molto dolce.
Solitamente matura in autunno, fra settembre e ottobre. I frutti solitamente si mangiano freschi, ma durano pochissimo una volta staccati dall’albero: al massimo 5-6 giorni.
Possiamo coltivarlo qui da noi? Beh, tecnicamente sì. Nonostante sia una pianta tropicale, in realtà, visto che ama gli ambienti montani, può sopportare anche temperature di -12°C. Ecco qualche indicazione per la coltivazione:
- posizione: necessita di un clima più montano, con temperature moderate e clima notturno da fresco a freddo. Tollera bene temperature anche molto basse, fino a -12°C, mentre sopporta in parte la siccità. Ma climi troppo tardi alterano il profumo e il sapore dei frutti. Tollera anche bene i venti salini, tanto che è spesso usata per creare delle siepi contro il vento
- terreno: molto rustica e resistente, cresce bene anche sui terreni sabbiosi o sassosi, ma devono essere ben profondi. Tollera male, invece, i terreni poco drenanti e quelli troppo umidi
- fruttificazione: essendo una specie spesso autosterile, per poter sperare di avere dei frutti dovete coltivare o due varietà diverse o avere piante che derivano da semi diversi per poter arrivare all’impollinazione incrociata