Fave di tonka: tutto quello che non sapevi sugli usi della Dipterix odorata

Fra le tante spezie abbiamo anche le fave di tonka. Non molto conosciute e usate qui da noi, si tratta di una pianta arborea tropicale che fa parte della famiglia delle Leguminose. Le cosiddette “fave di tonka” sono in realtà i semi dei frutti della Dipterix odorata, questo il nome scientifico della pianta. Normalmente li si usa essiccati in cucina o anche nella produzione di cosmetici.

A cosa servono le fave di tonka?

Fave di tonka
Mecredis / Fred Benenson, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

La Dipterix odorata è una leguminosa originaria del Sud America. Qui è nota anche con i nomi di Cumaru, Kumaru o Cumaruna. La si può trovare in Brasile, nel Guyana, nel Suriname, in Venezuela, in Colombia e in Perù. Inoltre è coltivata anche a Trinidad e Tobago. È possibile anche trovarne coltivazioni altrove, in Kenya e Nigeria.

Come pianta, bisogna ricordarsi che è un albero di notevoli dimensioni: arriva ai 25-30 metri di altezza e il diametro supera spesso un metro. Quindi se si decide di coltivarne una, bisogna tenere in considerazione che necessita di molto spazio.

La sua corteccia è liscia e grigia, con legno marrone scuro e sfumature rossastri. Le foglie composte sono pennate alternate, formate da 3-5 foglioline. I suoi fiori variano dal bianco al violetto, passando per il rosa. I frutti assomigliano molto a quelli del mango e contengono un seme molto scuro che ricorda un dattero. Questo seme rappresenta le fave di tonka o fave tonca.

In ambito culinario, le fave di tonka si usano essiccate e grattuggiate (sempre in piccolissime quantità) per dare aroma a dolci, biscotti o gelati. Infatti sono soprattutto usate in pasticceria, anche se talvolta sono usate anche per creare altre bevande o piatti. Da ricordare, anche, che era usato come adulterante della vaniglia.

Inoltre le fave di tonka sono usate anche in profumeria e per aromatizzare il tabacco da pipa, senza scordarsi del fatto che il legno è usato per costruire mobili.

Bisogna però ricordarsi che i semi di questa pianta possono contenere alte percentuali di cumarina, una sostanza tossica che, se assunta in quantità elevate, causa emorragie e tumori al fegato. Non a caso, infatti, la FDA negli Stati Uniti nel 1954 ha vietato l’uso delle fave di tonka per preparare cibi e bevande varie.

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