Cucamelon o cetriolo messicano: scopri cos’è e perché coltivarlo
Dalle dimensioni di un chicco d’uva e dall’aspetto più simile a una piccola anguria che a un cetriolo a cui siamo abituati, il Cucamelon (Melothria scabra) è noto come “cetriolo messicano”. Il sapore è in effetti simile a quello del classico cetriolo ed è ricco di acqua, per cui molto idratante. Appartiene alla famiglia delle Cucurbitaceae, come anche il cocomero e la zucchina. Si tratta di una pianta rampicante originaria del Messico e diffusa anche in altre aree del Centro America. Si pensa che fosse già coltivata in età precolombiana, è quindi una pianta molto antica.
Come e perché coltivare il Cucamelon
Il cucamelon ha proprietà disintossicanti e diuretiche. Contiene buone quantità di Vitamina A, C e K, oltre a carotene e folati. Apporta inoltre sali minerali come potassio, fosforo e calcio. Nella medicina tradizionale sudamericana viene considerato un ottimo alleato nella regolazione e abbassamento dei livelli di glicemia nel sangue.
Il cucamelon si può coltivare sia in vaso che in orto. Essendo rampicante necessita di una struttura alta circa 1 metro e larga circa 30 centimetri, che gli faccia da sostegno. La coltivazione solitamente si inizia da seme, in quanto i semi sono più facilmente reperibili. Il periodo della semina va da metà primavera a inizio estate. Si consiglia di iniziare la coltivazione in un semenzaio in luogo protetto o in serra, per via della crescita lenta di questa pianta. Prima della semina, è necessario lavorare la terra per renderla più soffice ed aggiungere dello stallatico pellettato. Si dispongono poi dai 2 ai 4 semi per ogni buca ad una profondità di 1-2 centimetri.
Le buche dovranno essere distanti circa un metro l’una dall’altra o comunque non meno di 75 centimetri. Si prosegue con un’irrigazione a pioggia e dopo 4 o 5 settimane le piantine inizieranno a spuntare. Una posizione molto assolata e luminosa garantisce un raccolto più ricco, che avverrà nella seconda metà della stagione estiva, tra agosto e settembre.