Come coltivare il cedro con successo (anche in vaso)

Se state pensando di arricchire il vostro giardino, perché non provare con una pianta di agrumi? Ma non con i classici limoni. Per variare un po’ sul genere è possibile coltivare con successo anche il cedro, ma solo se teniamo conto delle sue esigenze. Spoiler: potete anche coltivarlo in vaso se non avete a disposizione orto o giardino.

Trucchi e segreti per coltivare il cedro

cedro
Crediti foto: @Marrabbio2 at Italian Wikipedia, Public domain, via Wikimedia Commons

Va subito detto che coltivare il cedro non è proprio facilissimo. Ci sono agrumi molto più semplici da gestire. In particolare, la coltivazione in vaso appare più problematica, ma non impossibile.

Avevamo già parlato in precedenza delle proprietà e delle caratteristiche del cedro, un frutto dal profumo e sapore unici. Qui ricordiamo che il Citrus medica, questo il suo nome scientifico, presenta diverse varietà. Alcune, come il cedro mano di Buddha, è usato soprattutto come pianta ornamentale da vaso per via sia dei suoi fiori appariscenti, sia dei frutti dall’aspetto assai particolare.

Ricco di vitamine e minerali, pensate che in passato lo si usava solamente come medicinale e non come alimento. Questo perché, rispetto ad altri agrumi, ha pochissima polpa e succo. In compenso la parte bianca, l’albedo, è molto spessa. Inoltre ha parecchi semi.

Come pianta, il cedro fa parte della famiglia delle Rutaceae. Può assumere sia la forma di un piccolo albero che di un arbusto imponente, ma comunque sia non supera mai gli 8 metri di altezza. Fate attenzione ai rami perché sono spinosi.

Le foglie dentellate sono grandi e allungate, di colore rossastro quando giovani e verde scuro da adulte. Il cedro è spesso coltivato non solo per i frutti, ma anche per la sua fioritura. Solitamente quella primaverile è quella più generosa, mentre quella estiva è quella fondamentale per i frutti. Ma la cosa bella è che fiorisce anche in autunno.

I fiori sono molto grandi ed estremamente profumati, di colore rosso-viola quando devono sbocciare e poi con calici bianchi una volta sbocciati. Per questo motivo il cedro trova utilizzo come pianta ornamentale.

Anche i frutti sono molto grandi, lunghi anche 30 centimetri. Sono più o meno ovalari, di colore giallo e con una piccola protuberanza sia sul peduncolo che dalla parte opposta.

La buccia cambia un po’ a seconda della varietà. A volte è quasi del tutto liscia, a volte estremamente bitorzoluta. Tuttavia non importa quale sia la cultivar o la varietà: la buccia è sempre spessa, ricchissima di oli profumati. E anche la parte bianca è spessa. Questo fa sì che la polpa sia di modesta entità, per giunta secca e asciutta, con parecchi semi.

Una curiosità: più il fiore è di colore intenso, più il frutto avrà un sapore acido. Quelli più chiari, invece, producono frutti più dolci.

cedro agrume
Crediti foto: @Vinayaraj, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

Detto questo, è bene iniziare a vedere come poterlo coltivare. Qui da noi in Italia crescono bene a sud o in serra. Questo perché ha bisogno di temperature costanti che vadano dai 12 ai 15°C in inverno e dai 23 ai 25°C in estate.

Come terreno, cercate di fornirgli un terreno fertile e sciolto, non compatto e ricco di humus. Deve avere un buon drenaggio, possibilmente acido e sabbioso. Nel caso abbiate optato per la coltura in campo, nella buca dell’impianto ricordatevi di mettere parecchio letame maturo.

Fondamentale per la sua crescita è l’eliminazione delle erbacce (qui trovate qualche tecnica), mentre un dettaglio da non trascurare è la potatura. Questo perché il cedro è una pianta che tende a crescere in maniera incontrollata e disordinata. Cercate di togliere i rami secchi, rotti e malati, così come i succhioni. Potete potare tutto l’anno, tranne in autunno e in inverno. Meglio optare per il periodo dopo la raccolta dei frutti.

A causa delle dimensioni e del peso dei frutti, dovrete anche ricordarvi di legare i rami alla pianta, altrimenti il peso o il vento li spezzano.

E per quanto riguarda la coltivazione in vaso? Non è facile, ma con un po’ di impegno e qualche buon consiglio potreste riuscirci.

Dovrete iniziare prendendo un vaso di terracotta, con dei fori di drenaggio. Anche il terreno dovrà essere ben drenante e dovrete per forza usare quello apposito per agrumi. Le irrigazioni dovranno essere regolari, ma senza esagerare. A inizio primavera dovrete concimare con letame maturo, salvo poi continuare cn concimi liquidi.

Occhio solo alla posizione prescelta: deve essere al riparo dal vento, in una posizione che sia luminosa, ma senza il sole pieno, specie quando d’estate fa molto caldo. E mettetelo al riparo in serra se dovesse fare troppo caldo o troppo freddo.

Articoli correlati