Come coltivare con successo l’origano (soprattutto in estate)

Quando si pensa a organizzare un orto di erbe aromatiche, sia in campo, sia sul balcone in vaso, solitamente ci si precipita a piantare il basilico, il rosmarino, il prezzemolo, la salvia e la menta. Ma c’è una pianta aromatica che dovremo aggiungere al nostro team: stiamo parlando dell’origano. Anche perché, diciamocelo chiaro, richiede pochissima manutenzione ed è una delle erbe aromatiche più facili da coltivare.

Trucchi per coltivare l’origano

origano

L’origano è un pianta erbacea perenne: muore in autunno e rifiorisce la primavera successiva. Produce piccoli fiori di color rosa o viola, assai graziosi e che ben contrastano con quelli azzurri del rosmarino. Inoltre è una pianta capace di attirare gli insetti impollinatori.

Solitamente l’Origanum vulgare, pianta aromatica afferente alla famiglia delle Lamiaceae, si coltiva partendo dai semi. Questi vanno seminati in primavera e non devono essere coperti perché per germinare necessitano di tanta luce. In teoria ci mettono 7-14 giorni per germinare. Tuttavia potete procedere anche tramite talea, ma ci metterete qualche settimana a farla radicare.

L’importante è scegliere la giusta posizione: l’origano vuole una posizione in piena luce, con più di sei ore al giorno di luce solare diretta. Tuttavia potrebbe anche tollerare un po’ di ombra, soprattutto nei climi caldi e durante le ore più calde della giornata.

Come terriccio, non vi preoccupate troppo: si adatta facilmente a tutte le situazioni. Anzi: riesce anche a crescere nei terreni poveri o sabbiosi (il che vuol dire che non è neanche necessario concimarlo. Anzi: concimi troppo azotati rischiano di renderlo amaro). L’importante è che sia un terriccio ben drenante. Nel caso foste funestati da un terreno argilloso pesante, conviene coltivare l’origano in vaso.

origano secco

Per quanto riguarda l’irrigazione, bisogna lasciar asciugare per bene il terreno prima di innaffiare di nuovo. Questo perché preferisce i climi asciutti.

Come malattie, fate attenzione ad afidi, ragnetti rossi, oidio e marciume radicale. Attenzione: la pianta è tossica per gli animali domestici. Se cane o gatto la ingeriscono, potrebbero manifestare vomito e diarrea. Nel caso, contattate sempre il vostro veterinario.

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