Avete ignorato le regole di spaziatura fra le piante – cosa vi succederà

C’è un motivo per cui i giardinieri esperti vi dicono di non accatastare troppo vicine fra di loro piante di orto e giardino. E c’è un motivo se la maggior parte delle confezioni di semi indica che dovete seminarli a tot distanza. Se ignorate le basilari regole di spaziatura delle piante, poi non venite a lamentarvi degli esiti disastrosi dei vostri tentativi di coltivazione. Ma in effetti, cosa succede se non teniamo conto della spaziatura, riducendo l’affollamento delle piante?

No spaziatura piante? Niente raccolto

spaziatura piante

La spaziatura fra piante è lo spazio che bisognerebbe lasciare sempre fra una pianta e l’altra. E questo indipendentemente che si parta dalla semina o dal trapianto di piantine. Ciascuna specie necessità di uno specifico spazio vitale, in quando cambiano le esigenze di luce, nutrienti, aria e umidità

Purtroppo, quando le piante crescono troppo vicine fra di loro, ecco che entrano in competizione con le vicine per i nutrienti e le risorse. Pensiamo alle radici: quando troppe di esse competono per la medesima fonte d’acqua, ecco che la pianta non crescerà e la resa sarà minore. Idem dicasi per i nutrienti.

Piante troppo vicine, poi, vogliono anche dire che si bloccano a vicenda l’accesso alla luce solare. Questo si traduce in crescita irregolare o piante che crescono innaturalmente troppo alte nel tentativo di raggiungere una qualsiasi fonte di luce.

Cavolo riccio: un alleato della salute

Ridotto spaziamento indica anche una minor aerazione, quindi maggior umidità e sviluppo di muffe, botrite o marciume radical. Più spazio vuol dire anche creare più passaggi per insetti predatori come le vespe che si nutrono di afidi e cocciniglie.

In generale, se avete un orto, è una pessima idea cercare di aumentare la resa piantando le piante troppo vicine. In questo modo otterrete solamente il risultato opposto. Ovvero avrete ortaggi più piccoli o troppo alti. Anche se questo potrebbe non essere vero per tutte le piante. Per esempio, i cavoli tendono a gestire meglio gli spazi ristretti rispetto alle carote, a patto però che li si protegga adeguatamente da parassiti e malattie.

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