Le cipolle non formano bulbi degni di questo nome? Potrebbe dipendere da queste cause

In ogni orto che si rispetti non mancano mai le cipolle. Non solo coltivarle è divertente, ma sono anche indispensabili in cucina. Fra l’altro le cipolle coltivate nel proprio orto tendono a essere più saporite rispetto a quelle che si trovano in vendita nei supermercati. Può capitare, però, che nonostante attenzioni ed energie dedicate a questa coltura, alla fine i bulbi non si sviluppino come sperato. Ma perché le cipolle non formano bulbi? Quale errore stiamo facendo?

Niente bulbi per le cipolle? Attenti a questi errori

cipolle

In realtà sarebbe più corretto parlare di “errori”, visto che ci sono diversi problemi di gestione che causa la mancata formazione di un bulbo degno di questo nome. Prima di tutto, dobbiamo tenere in considerazione la tipologia di cipolla che stiamo coltivando. Esistono infatti tre tipi di cipolle che possiamo coltivare: a giorno lungo (hanno bisogno di almeno 14 ore di luce solare per svilupparsi bene); a giorno corto (necessitano di 10-12 ore al giorno di luce solare); cipolle intermedie (formano i bulbi in un intervallo fra le precedenti).

Coltivare varietà a giorno lungo in zone scarsamente soleggiate non è una buona idea. Scegliete dunque la giusta varietà.

Un altro grosso problema è la qualità del terreno e i fertilizzanti usati. Per crescere bene le cipolle hanno bisogno di un terriccio sciolto e ben drenante, con pH compreso fra 6,0 e 7,0. Meglio prediligere terreni argillosi leggeri o sabbiosi, non argillosi pesanti.

Per quanto riguarda il fertilizzante, meglio usare quello organico multiuso durante la semina (ma solo se le analisi del terreno dicono che sia necessario). Inizialmente il concime dovrebbe contenere anche azoto, in modo che crescano le foglie. Una volta cresciute, bisognerebbe abbandonare l’azoto a favore di fertilizzanti liquidi organici ricchi di fosforo e potassio.

Attenzione anche ai parassiti. Le larve delle cipolle sono particolarmente nefaste. Si impupano nel terreno durante l’inverno, salvo poi emergere come mosche adulte in primavera e deporre le uova alla base delle piante di cipolla. Quando le larve si schiudono, ecco che entrano nel bulbo e riducono l’assorbimento di acqua e nutrienti.

Per prevenirle, conviene ritardare la semina a primavera inoltrata nelle regioni temperate. Ogni anno, poi, converrebbe ruotate le colture, evitando di piantare le cipolle dopo le leguminose. Inoltre proteggete la zona dalle mosche.

Altre malattie come il marciume radicale, causato da un terreno scarsamente drenante, possono causare la mancata formazione dei bulbi. Idem dicasi per la maculatura viola in quanto le lesioni a carico delle foglie bloccano la fotosintesi.

Cipolle: cenere sulle piante

Evitate anche di piantare le cipolle troppo vicine. Se lattuga ed erbe aromatiche non hanno problemi con le piantagioni dense, ecco che invece le cipolle hanno bisogno di spazio per crescere. Diradate sempre le cipolle, sia che partiate dai semi, sia che partiate dai vasi per la loro coltivazione.

Ben poco potete fare se siete stati vittime di una stagione troppo nuvolosa. Magari avete anche piantato il giusto tipo di cipolla, ma se il clima non collabora, c’è poco che potete fare. Se la stagione lo permette, potete provare a lasciarle in terra ancora qualche giorno dopo la maturazione, ma non è detto che funzioni.

A questo proposito, occhio a non raccoglierle troppo presto. Ovvio che in questo caso saranno ancora piccole o poco sviluppate. Solitamente le cipolle ci mettono dagli 85 ai 185 giorni per svilupparsi del tutto.

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