Aconito o strozzalupi: la pianta velenosa anti lupi mannari
Tutti sappiamo che per difenderci dai lupi mannari o licantropi dobbiamo usare dei proiettili d’argento. Ma la leggenda vuole che ci sia anche un altro modo: usare l’aconito, pianta nota anche con i nomi alternativi di strozzalupi o luparia. Questa leggenda ha un fondo di verità: l’aconito effettivamente è velenoso e tossico, ma non solo per i lupi, ma anche per le persone. Il che vuol dire che se vedete questa pianta in giro, non dovrete assolutamente toccarla.
Perché si usa l’aconito contro i lupi mannari?

Il problema dell’aconito è che è una pianta con fiori blu-violetti molto belli a vedersi. L’Aconito napellus fa parte della famiglia delle Ranunculaceae, è una bella pianta erbacea, ma dovrete resistere alla tentazione di raccoglierli o anche solo di toccare la pianta: è molto, molto velenosa. Il fatto è che la sua tossicità era ben nota sin dall’antichità. Nel Medioevo, per esempio, l’aconito era chiamato cappuccio del monaco, elmo blu o elmo di Giove, per via dell’aspetto a campana dei suoi fiori.
I fiori dell’aconito, poi, attirano anche insetti impollinatori come api e vespe. Ma già a quei tempi era nota la tossicità della pianta, tanto che era usata sia per avvelenare le armi, soprattutto lance e punte di freccia (metodo usato soprattutto dai Galli e dai Germani), sia per eliminare lupi e volpi.

Essendo tossica anche per l’uomo, il salto logico successivo fu usarla per uccidere i lupi mannari (all’epoca si credeva che esistessero veramente). Comunque sia, ricordatevi che qui da noi potete trovare l’aconito sulle Alpi. Ma non dovrete toccarlo o raccoglierlo. E questo non solo perché è velenosa, ma anche perché è una specie protetta.
Considerate che anche solo toccarla causa assorbimento transcutaneo dell’aconitina, la molecola tossica. E già questo causa gravi irritazioni. Ma se ingerita per errore ecco che si manifestano sintomi come agitazione, parestesie, perdita di sensibilità, formicolio, ronzii alle orecchie, sensazione di pelle tirata sul viso, disturbi della vista, laringospasmo, atassia e morte per arresto cardio-respiratorio.
Questo vuol anche dire tenere lontani i nostri cani da questa pianta.