5 consigli per prendersi cura delle rose in primavera
La primavera è una stagione cruciale per le rose. Se facciamo le cose giuste, otterremo una fioritura esplosiva. Ma se sbagliamo qualcosa o ci scordiamo di fare attività come la potatura o la concimazione, diciamo pure addio a una fioritura decente. Ecco perché allora oggi andremo a vedere le 5 cose indispensabili che dobbiamo fare proprio in primavera per prenderci cura al meglio del nostro roseto.
Come prendersi cura delle rose in primavera?
Tutti i consigli che andremo a vedere fra poco sono studiati proprio per massimizzare la fioritura delle rose nel corso del resto dell’anno. Sbagliare qualcosa in questa fase vuol dire rischiare di avere pochi fiori striminziti. Ecco quello che non dovete scordarvi di fare:
- potatura: a fine inverno o inizio primavera (meglio in caso di rischio di gelate) conviene effettuare una potatura più decisa. Se durante il resto dell’anno avete optato per una potatura più leggera, ecco che in primavera bisogna andarci giù pesante. Attendete che le gelate siano passate e appena le temperature aumentano, quando i germogli cominciano a ingrossarsi, ma prima che si sviluppino del tutto, è tempo di potatura. Come di consueto partite eliminando i rami morti, secchi, danneggiati o malati. Cercate poi di sfoltire la parte centrale del cespuglio, rimuovendo i rami incrociati o che crescono verso l’interno. Questo serve per garantire un buon flusso d’aria, oltre che a dare un aspetto più ordinato al cespuglio. Solo a questo punto dovrete dedicavi ai rami rimanenti. Usando delle cesoie affilate e sterili, tagliateli di circa un terzo, avendo cura di fare dei tagli netti a 45° appena sopra la gemma (fate in modo che la gemma sia verso l’esterno, così i rami non cresceranno all’interno)
- pulizia del cespuglio: la potatura era solo l’inizio. Ora dovrete rimuovere tutti i detriti e le foglie che circondano le rose. Questo perché altrimenti rischiate di attirare parassiti e insetti. Senza considerare, poi, il rischio di sviluppo di muffe. Eliminate dunque foglie cadute, rametti e il vecchio pacciame (potrete riciclare il tutto inserendolo nel compost, tranne che in caso di segni di malattia, altrimenti rischi di trasmetterla a tutto il giardino)
- concimazione: dopo aver ripulito per bene il cespuglio di rose, ecco che bisogna arricchire il terreno con un fertilizzante ad alto contenuto di azoto (senza esagerare però). L’alternativa è utilizzare un concime bilanciato o concimi a lento rilascio. Nel caso si utilizzassero fertilizzanti liquidi a bassa concentrazione, l’applicazione deve avvenire ogni 2-3 settimane per tutta la primavera. Occhio a non esagerare in quanto una concimazione eccessiva danneggia la pianta. Applica poi del nuovo pacciame alla base della pianta, in modo da proteggere il terreno e le radici dalle gelate. Inoltre anche il pacciame andrà a nutrire il terren
- irrigazione: se in inverno si innaffia di meno ecco che in primavera, in vista della crescita della pianta e della fioritura, sarà necessario innaffiarle di più. Aumenta la frequenza di irrigazione, ma evitando sempre che il terreno sia eccessivamente umido e che si formino ristagni d’acqua che conducono al marciume radicale. Le piantine giovani hanno bisogno di più acqua rispetto alle piante adulte
- controllo malattie e parassiti: controlla sempre attentamente che non siano presenti afidi, ragnetti rossi e tripidi. Attenzione poi anche alla comparsa di malattie fungine come la macchia nera e l’oidio