Selaginella kraussiana, come prendersi cura di questa pianta che sembra una felce, ma non lo è
Visto che siamo sempre alla ricerca di piante da appartamento diverse dalle solite, in modo da distinguerci anche un po’, ecco che oggi vogliamo dedicarci a questa bellissima pianta, la Selaginella kraussiana. Come aspetto, ricorda un po’ una felce, ma con le felci non c’entra niente. Anzi, se proprio vogliamo, appartiene ai muschi licopodi, fra le piante vascolari più antiche della Terra.
Come coltivare la Selaginella kraussiana?

La Selaginella kraussiana è una pianta originaria dell’Africa. Pianta rampicante, tende a crescere formando un cuscino di foglie e steli di un bel colore verde-bluastro (ma c’è una variante con fogliame di color dorato, la cosiddetta Selaginella kraussiana ‘Aurea’. Ha poca clorofilla, per questo ha un colore dorato, ma è anche più delicata rispetto alle altre). Anzi: sembra quasi un merletto. La buona notizia è che è una pianta ornamentale da interno che richiede pochissima manutenzione e che è adatta ai luoghi più umidi.
Innanzitutto, nel nostro clima, è necessario coltivarla all’interno. Questo perché in natura cresce e prospera nelle zone calde e umide, ma da noi, d’inverno, fuori fa troppo freddo per lei. Quindi consideratela una pianta da terrario da interno. Collocatela in una zona della casa luminosa, vicino a una finestra rivolta a est o a sud, ma lontana dalla luce solare diretta: vuole luce indiretta. Tollera anche scarse condizioni di luminosità. Di sicuro non dovrete mai esporla alla luce solare diretta altrimenti non solo il sole brucerà le foglie, ma ne bloccherà la crescita, arrivando anche a far morire la pianta.
Considerate che non tollera assolutamente temperature sotto gli 0°C: la pianta smette di crescere e muore a queste temperature. Inoltre non ama neanche i climi caldi e secchi. Per crescere, infatti, ha bisogno di un buon livello di umidità. Per questo è perfetta per i bagni o le cucine.
Come terreno scegliete un terriccio leggero e argilloso, ben drenante. Nonostante queste piante possano sopportare periodi di siccità, danno il meglio di sé se il terreno è umido (ma non inzuppato d’acqua).

Per quanto riguarda la concimazione, se siete partiti da un terreno ricco di sostanza organica, avrete bisogno di pochissimo fertilizzante. Le piante più vecchie, però, possono avvantaggiarsi dall’uso di un fertilizzante liquido organico, applicato massimo una o due volte all’anno, durante la fase di crescita attiva.
La pianta può propagarsi facilmente tramite talea. Come malattie, occhio al marciume radicale.
Spesso la pianta è coltivata accanto a piccole felci, come l’Adiantum tenerum e piante carnivore come le Nepenthes. Sono tutte piante che hanno bisogno di alti livelli di umidità, ma che non crescono in maniera troppo invasiva.