Sassofrasso in giardino: perché sceglierlo e come mantenerlo al meglio
Tra gli alberi più interessanti da inserire in un giardino, ci sono anche quelli meno noti ma dal forte impatto visivo e funzionale. Alcune varietà riescono a offrire non solo un bel colpo d’occhio grazie alle foglie colorate, ma anche praticità grazie alla loro capacità di adattarsi a condizioni diverse e richiedere poca cura. Queste piante, spesso locali, non solo decorano, ma svolgono anche un ruolo utile per l’ambiente e per l’equilibrio dell’ecosistema. Uno di questi alberi è il sassofrasso, una pianta originaria del Nord America che può crescere in modo spontaneo in diversi stati, come New York, Illinois e Maine.

Il suo aspetto è riconoscibile per le foglie dalla forma particolare e dal profumo agrumato che si sprigiona quando vengono strofinate. In autunno regala colori vivaci che vanno dal giallo all’arancione fino al rosso, dando vita a un bel contrasto nei giardini. Oltre a essere decorativo, è anche resistente e non richiede grandi attenzioni una volta attecchito. Si adatta bene a vari tipi di terreno, anche se preferisce quelli ben drenati, evitando le zone troppo umide. È un albero robusto, capace di sopportare climi diversi, dalle zone più fredde a quelle più calde.

Quando lo si pianta, però, è importante non metterlo troppo vicino alla casa, perché può diventare piuttosto grande sia in altezza che in larghezza. Durante la crescita, il sassofrasso emette nuovi getti, chiamati polloni, che bisogna eliminare regolarmente per mantenerne una forma ordinata ed evitare che si espanda troppo. Le foglie, oltre a essere profumate, cambiano colore con le stagioni, mentre in primavera compaiono piccoli fiori. Per quanto riguarda l’esposizione, preferisce zone soleggiate, ma tollera anche un po’ d’ombra. Nei primi tempi dopo la piantumazione, è bene annaffiarlo con regolarità per aiutarlo a stabilizzarsi, ma dopo qualche anno riesce a gestirsi da solo.
Un dettaglio da non sottovalutare è che, anche se bello e utile, il sassofrasso contiene una sostanza chiamata safrolo, che può essere tossica se ingerita o assorbita dalla pelle. Per questo motivo è consigliabile maneggiarlo con i guanti e fare attenzione se si hanno animali domestici o bambini piccoli in giardino.