Pratiche di giardinaggio che stiamo sbagliando senza saperlo

Ci sono alcune pratiche e tecniche di giardinaggio che continuiamo a sbagliare, senza neanche accorgerci degli errori che facciamo. Fra l’altro, in alcuni casi, si tratta di pratiche di routine, quando non addirittura quotidiane. Forse, quel titolo di pollice nero che ci rimane appiccicato addosso, potrebbe essere imputabile al fatto che facciamo questi errori senza accorgercene. Ma se li individuiamo, forse possiamo correggerli e passare magari da pollice nero a pollice marrone scuro.

Pratiche di giardinaggio sbagliatissime

giardinaggio pratiche

Il titolo di regina di pratica di giardinaggio sbagliatissimo va di sicuro a lei, l’irrigazione. O innaffiamo troppo o troppo poco. Capire di quanta acqua abbiano bisogno davvero le piante è fondamentale. Questo soprattutto in giardino dove convivono vicine piante con esigenze idriche diverse. Se accanto a un bel prato abbiamo dei cactus, appare evidente che le esigenze di acqua saranno diversissime fra l’erba e le succulente.

Non tutte le piante necessitano della medesima quantità di acqua e neanche della stessa frequenza di irrigazione. Le piante da appartamento, in linea generale, andrebbero innaffiate un paio di volte a settimana. Le piante all’esterno, invece, a causa dell’esposizione al sole, potrebbero richiedere annaffiature più frequenti. Prima di innaffiare, tastate sempre il terreno: se smuovendo il primo strato è asciutto, allora è necessario innaffiare. Senza creare però ristagni idrici che causano marciume radicale.

Altro grosso errore: la concimazione. La tendenza base è concimare in eccesso le piante. Non crescono, non producono fiori o frutta, sono mosce? Allora fertilizziamo. Tuttavia le esigenze di concimazione variano parecchio a seconda di diversi fattori. Per esempio, le piante da giardino tendono a richiedere meno fertilizzante rispetto a quelle in vaso. Tuttavia alcune piante da fiore o commestibili, in determinati momenti del loro ciclo vitale, per produrre più fiori e frutti/ortaggi, potrebbero necessitare di una concimazione aggiuntiva.

Bisogna anche scegliere i fertilizzanti giusti. Concimi per piante da fiore non sono gli stessi per piante piene di foglie o da frutto. Per esempio, i concimi ricchi di azoto vanno bene per la crescita delle foglie, ma per i fiori ci vanno concimi con fosforo e potassio.

Anche potare è importante. Fermo restando che, a seconda del tipo di pianta, ci sono specifici momenti dell’anno in cui potarle, ecco che in generale, mensilmente, conviene controllare che non ci siano foglie e rami secchi, malati o morti. In questo caso, si eliminano subito. Tenete d’occhio anche crescite e ramificazioni eccessive o scomode.

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