Piante acquatiche per abbellire laghetti e stagni in giardino

Chi ha la fortuna di avere un piccolo laghetto o uno stagno in giardino, potrebbe essere tentato di abbellirlo ulteriormente con delle piante acquatiche. Il che è un’ottima idea, non solo paesaggisticamente parlando. In questo modo creerete un mini ecosistema per animali selvatici e impollinatori, contribuendo anche a mantenere l’ambiente più fresco. Certo, il rovescio della medaglia c’è. Ovviamente avrete a che fare con un maggior numero di zanzare, ma non solo: dovrete anche scegliere oculatamente il tipo di piante adatte a crescere in un ambiente più umido, evitando nel contempo di sovraffollare troppo il laghetto.

Quali piante acquatiche scegliere?

piante acquatiche loto

D’accordo, sarà un po’ scontato, ma se si ha un laghetto o uno stagno non si può non farvi crescere i fiori di loto (Nelumbo nucifera). Questa bellissima pianta galleggiante richiama alla mente la serenità dei giardini giapponesi. Le sue grandi foglie verde scuro ben si contrappongono ai fiori bianco-rosa, fra l’altro molto profumati. Occhio solo che ha bisogno di acque con temperatura fra i 24 e i 30°c e un pH fra 6 e 8. Inoltre necessita di almeno sei ore di luce solare al giorno.

Sempre rimanendo nell’ambito delle piante galleggianti ci sarebbe anche il trifoglio d’acqua o Limnobium laevigatum. Caratterizzata da piccole foglie a forma di cuore, in estate produce piccoli fiori bianchi. Le sue radici sono in grado di ossigenare l’acqua. Ha bisogno di temperature fra i 15 e i 30°C, con un pH da 5 a 9. Inoltre necessita di un buon quantitativo di luce solare, oltre che di acque un po’ ferrose.

Molto decorativa e altrettanto galleggiante la lenticchia d’acqua o Lemnoideae. Pianta ben nota a chi ha pesci (è un’ottima fonte di cibo), ha foglie piccole e ovali. Pianta resistente, tende a essere un tantino invasiva. Cresce sia al sole che all’ombra, seppur più lentamente. Inoltre è molto adattabile: prospera in acque con temperature fra i 5 e i 30°C, con pH fra 4,5 e 7,5 e alti tenori di azoto, fosfati e ferro.

Proseguiamo con il capitolo piante galleggianti perché un’ottima alternativa potrebbe essere la felce d’acqua africana o Bolbitis heudelotii. Pianta molto resistente e capace di ossigenare le acque, cresce bene anche all’ombra con foglie di un colore verde intenso. Se cresce in condizioni di maggior luce, prospera più velocemente, ma sviluppa foglie più chiare. Necessita di legno o rocce a cui aggrapparsi e di acque con temperature fra i 22 e i 28°C e pH fra 6 e 7.

Molto particolare il mosaico acquatico o Ludwigia sedoides. Si tratta di una pianta galleggiante con tipiche foglie a forma di diamante e gemme rosse che, durante il giorno, si aprono per mostrare vistosi fiori gialli. Di notte, quando le gemme sono chiuse, le piante raccolgono le foglie fra di loro in maniera simmetrica, formando un mosaico. Pianta a crescita rapida, ha bisogno di adeguata luce solare, temperature fra i 20 e i 30°C e pH fra 5 e 7.

Un’altra bella felce galleggiante consigliata è la felce zanzara o Azolla. Ha foglie bilobate lunghe pochi centimetri, di color verde brillante. Capace di prevenire la crescita delle alghe, rispetto ad altre piante viste finora tende a crescere più lentamente. Tuttavia, se non potata adeguatamente, tende a essere invasiva. Ha bisogno di parecchia luce solare, temperature fra i 20 e i 30°c e un pH fra 5 e 8. Meglio fornire un’acqua ferrosa.

Una via di mezzo è il Ceratohyllum demersum o coda di volpe. Può crescere sia come pianta galleggiante, se lasciata in superficie, sia come pianta immersa. Facile da curare e perfetta per dare riparo ai pesci, presenta foglie dense, rigide e di colore verde brillante. Spesso lo trovate negli stagni che ospitano le carpe koi, in quando è un’ottima fonte di cibo. Capace di mantenere l’acqua pulita, preferisce temperature fra gli 11 e i 28°C, con pH fra 6,5 e 7,5. Necessita anche di pietre o tronchi a cui ancorarsi.

Un’altra pianta che cresce immersa è la Vallisneria. Caratterizzata da foglie allungate, strette e di colore verde chiaro, la trovate coltivata anche negli acquari. Molto versatile e adattabile, cresce con qualsiasi quantità di luce, ma necessita di un pH compreso fra 6 e 8,5 e temperature fra 15 e 22°c. Cresce sia su substrati inerti che su terreni ricchi di nutrienti. Meglio aggiungere all’acqua, poi, un po’ di ferro.

Se avete la necessità di aggiungere sui bordi piante che fuoriescano dall’acqua, provate con la tifa o Typha latifolia. La vedete spesso a bordo degli stagni, con lo stelo eretto e stretto e i fiori marroni a forma di spiga che emergono dalle acque. Pianta a crescita rapida e bassa manutenzione, ha bisogno di un terreno fertile e di parecchie ore di luce solare al giorno. La temperatura dell’acqua deve essere calda, ma mai sopra i 38°C. Il terreno, invece, può essere indifferentemente acido o alcalino.

lenticchia acqua

Un’altra pianta emergente, che ci riporta alle atmosfere del film di animazione Il Principe d’Egitto, è la palma ombrello o papiro. Il Cyperus alternifolius presenta radici e fusto immersi nell’acqua. Da essi si sviluppano foglie verde scuro dalla tipica forma a ombrello. Abbastanza alta, dona verticalità ai laghetti e può essere mescolata ad altre piante in modo da fornire un gioco di altezze. Cresce sia al sole che in mezz’ombra e sopporta temperature fra i 17 e i 28°C, con pH fra 5 e 9. Necessita di concimazioni con azoto, fosforo e potassio.

Molto particolare, invece, la Lysimachia nummularia o lysimachia rampicante. Questa solitamente è fatta ricadere a cascata sui bordi del laghetto o sulle rocce, in modo da formare una cascata verde. Ma c’è anche chi la usa come tappezzante contro l’erosione. Forma una fitta chioma di foglie verdi e lucide, con fiori gialli. Tende a eliminare i nitrati in eccesso, favorendo lo sviluppo dei pesci. A crescita rapida e invasiva, la Jenny strisciante, altro nome con cui è nota, cresce sia al sole che in mezz’ombra, con temperature comprese fra i 15 e i 25°C e un pH compreso fra 6 e 8. Richiede un terreno ricco di azoto, ferro, fosforo e potassio.

Articoli correlati