Pianta danzante: tutto quello che c’è da sapere sull’Ochna serrulata
Tra le tante piante ornamentali utilizzate per abbellire giardini e terrazzi, ce n’è una che spicca per il suo aspetto insolito e per la facilità con cui si può gestire anche senza essere esperti: la cosiddetta pianta danzante. Non è solo bella da vedere, ma è anche una soluzione ideale per chi cerca una pianta resistente, decorativa e poco impegnativa. In questo articolo vedremo tutto ciò che serve sapere su questa specie, dalla sua origine alle indicazioni pratiche per coltivarla e mantenerla in salute.

La pianta danzante, il cui nome scientifico è Ochna serrulata, è un arbusto che arriva dall’Africa ed è diventato piuttosto popolare anche in altre parti del mondo per il suo aspetto fuori dal comune. Durante la primavera e l’estate produce fiori giallo acceso che spiccano sullo sfondo scuro dei sepali, creando un effetto visivo molto particolare. I petali ricordano delle piccole gonne in movimento, da cui deriva il suo soprannome.
Può arrivare a un’altezza di circa due metri e ha foglie verdi dai bordi seghettati, che contribuiscono a renderla ancora più decorativa. Cresce bene in zone calde, preferibilmente in un punto dove riceve luce solare per buona parte del giorno, ma si adatta anche a luoghi parzialmente ombreggiati. Meglio evitare l’esposizione diretta al sole nelle ore più calde per non danneggiare le foglie.

Per quanto riguarda l’irrigazione, è importante mantenere il terreno leggermente umido, ma senza esagerare. In estate va annaffiata con più frequenza, mentre nei mesi freddi si può ridurre il ritmo. Un drenaggio efficace è essenziale per evitare ristagni che potrebbero compromettere le radici. In inverno, se si vive in una zona soggetta a gelate, è consigliato coprire la pianta con un telo protettivo o del pacciame.
Una volta all’anno, in primavera, si può usare un fertilizzante bilanciato per stimolare la crescita e la fioritura. Anche una potatura leggera dopo la fioritura aiuta a mantenere la pianta in ordine e a favorire lo sviluppo di nuovi rami. Non serve intervenire in modo drastico: basta eliminare le parti secche o danneggiate.