Physalis: come usare e coltivare il frutto dalla lanterna arancione
Il physalis è un frutto piccolo e particolare, noto anche come “gallo peruviano” o “lanterna vegetale” per via della sua buccia sottile e trasparente che lo avvolge come una piccola lanterna. Originario del Sud America, questo frutto si è diffuso in molte parti del mondo. Anche se spesso è confuso con una bacca, il physalis è unico per la sua struttura. Il frutto è protetto da un calice secco che lo rende molto caratteristico e facile da riconoscere.

Dal punto di vista nutrizionale, il physalis è una buona fonte di vitamina C, antiossidanti, carotenoidi e vitamine del gruppo B. Contiene inoltre fibre, che aiutano la digestione, e fitosteroli, sostanze utili per il sistema immunitario e per ridurre l’infiammazione. Nonostante il suo gusto dolce e leggermente acidulo, il physalis ha poche calorie, il che lo rende adatto a chi vuole mantenere una dieta leggera e sana.
Oltre a essere un frutto gustoso, il physalis è apprezzato anche per le sue proprietà terapeutiche. Grazie alla presenza di composti antiossidanti, protegge le cellule dall’invecchiamento e aiuta a rafforzare le difese naturali dell’organismo. Alcuni studi indicano anche un lieve effetto antivirale e una capacità di migliorare la funzionalità del fegato, grazie alle sue proprietà depurative.

In cucina, il physalis è molto versatile. Si può mangiare fresco, da solo o in macedonia, oppure utilizzarlo per decorare dolci e piatti salati. È ottimo anche sotto forma di marmellata, dal sapore originale e leggermente piccante, o come ingrediente per frullati e succhi miscelandolo con altri frutti esotici. Quando essiccato, può essere consumato come una bacca secca, perfetta per aggiungere croccantezza e dolcezza a muesli e yogurt.
È importante ricordare che solo le bacche ben mature sono commestibili. Le parti verdi della pianta, come foglie e steli, sono tossiche e vanno evitate. Per chi vuole sfruttare le proprietà curative, è possibile preparare infusi o decotti con le bacche essiccate, oppure una macerazione di tutta la pianta nel vino bianco, da assumere in piccole dosi.
 
         
       
       
       
       
      