Perché troviamo sempre i cipressi nei cimiteri? La risposta che non ti aspettavi
Fateci caso: nei cimiteri trovate quasi sempre i cipressi. Mai visto un cimitero italiano con saliti, ippocastani o palme. Non si tratta di una scelta casuale, ma ci sono diverse motivazioni per cui nei cimiteri vediamo sempre e solo cipressi.
Cipressi e cimiteri, una combo inscindibile
Vedete svettare in lontananza dei cipressi e siete ragionevolmente certi che, da quelle parti, ci sarà un cimitero. Non sempre, si intende. Soprattutto in campagna, infatti, spesso i cipressi fiancheggiano anche strade e viottoli. Tuttavia nei cimiteri italiani vediamo sempre questa pianta sempreverde appartenente alla famiglia delle Cupressaceae.
Ma perché usiamo sempre i cipressi? Beh, in realtà ci sono sia delle motivazioni tecnico-scienficihe che mistico-religiose. Partiamo dalle prime, i motivi tecnici e scientifici per cui sono scelti i cipressi:
- è un albero sempreverde che mantiene sempre le foglie, anche d’inverno (il che vuol dire meno manutenzione da parte degli addetti al cimitero perché non ci sono foglie da raccogliere)
- le sue radici non si espandono in orizzontale, ma hanno uno sviluppo verticale sotto la pianta. Il che vuol dire che non si estendono lateralmente e non rovinano tombe, lapidi e vialetti del camposanto
Per quanto riguarda le motivazioni di carattere più mistico-religioso, invece, sono le seguenti:
- essendo un albero a sviluppo verticale (supera anche i 50 metri di altezza), simboleggia l’immortalità e l’anima che tende verso il regno celeste
- in realtà il cipresso è uno dei simboli dell’eternità e dall’aldilà sin dai tempi degli antichi greci, visto che era un albero sacro ad Ade, il dio degli Inferi (anche se pure gli antichi Egizi usavano il cipresso per costruire tombe e sarcofaghi)
- col Cristianesimo, poi, il cipresso assunse un alone di sacralità visto che si dice che il suo legno fu usato per costruire la croce di Gesù Cristo (e si dice che anche l’Arca di Noè fosse costruita con legno di cipresso)