Perché le talee di Pothos in acqua non radicano e come risolvere il problema

Molti amanti delle piante d’appartamento si divertono a propagare il pothos in acqua, un metodo semplice che permette di osservare facilmente lo sviluppo delle radici. Tuttavia, nonostante le migliori intenzioni, capita che le talee di pothos marciscano durante il processo. La causa principale di questo problema risiede in alcuni errori che, se non evitati, compromettono la buona riuscita della propagazione.

Talee di pothos: errori da non fare

Una delle ragioni più comuni della marcescenza è la stagnazione dell’acqua. Quando l’acqua non viene cambiata regolarmente, si creano le condizioni ideali per la crescita di batteri e funghi, che attaccano le radici e causano il loro deterioramento. Per questo motivo è fondamentale sostituire l’acqua ogni 3-4 giorni, mantenendo l’ambiente pulito e ossigenato. Un altro errore comune è immergere la talea troppo in profondità: è importante che solo i nodi del fusto siano sommersi, mentre la parte superiore e le foglie devono rimanere asciutte. Anche l’acqua del rubinetto, ricca di cloro e altre impurità, può danneggiare le radici. Utilizzare acqua filtrata o lasciarla decantare per 24 ore può fare la differenza, rendendo l’ambiente più favorevole alla radicazione.

Talee di pothos: errori da non fare

Le condizioni ambientali non devono essere sottovalutate. Infatti, se la temperatura è troppo alta o troppo bassa, o se la talea è esposta alla luce solare diretta, la radicazione rischia di interrompersi. L’acqua surriscaldata diminuisce l’ossigeno e favorisce la proliferazione di alghe, mentre temperature troppo basse rallentano il metabolismo della pianta.

Se la talea inizia a marcire, è importante agire tempestivamente. Rimuovere le parti danneggiate con un taglio netto e sterile permette di salvare la pianta e dare una nuova possibilità alla radicazione. In alternativa, si può provare a radicare il pothos in substrati come la perlite o lo sfagno, che offrono un buon livello di aerazione. Infine, quando le radici raggiungono circa 4-5 centimetri di lunghezza, è il momento giusto per trasferire la talea nel terreno, riducendo così il rischio di stress e favorendo una crescita sana e robusta.

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