Perché il lillà si ostina a non voler fiorire? Il possibile motivo
A dire il vero, il lillà è alquanto facile da coltivare. Anzi, a volte tende a crescere in maniera fin troppo esuberante. Si tratta di una pianta che richiede poche cure, potature o manutenzione. Tuttavia a volte capita di avere un lillà che proprio si ostina a non voler fiorire. In realtà ci sono alcuni motivi ben precisi per cui il lillà non fiorisce: riconoscendoli per tempo potete cercare di risolverli in modo da ottenere la giusta e doverosa fioritura primaverile.
Come far fiorire il lillà?

Primo motivo, abbastanza ovvio: come succede con la maggior parte degli arbusti legnosi, se la pianta di lillà è troppo giovane, allora non fiorisce. Considerate che i trapianti giovani e le piante cresciute da seme ci mettono anche più di due anni prima di stabilizzarsi e riuscire a produrre fiori.
In questa fase, se notate la formazione di troppi polloni, cercate di eliminarli prima che superino il fusto originario. Altrimenti toglieranno energia alla produzione dei fiori.
Ricordatevi anche che il lillà ha bisogno di parecchia luce solare. Considerate che vuole più di sei ore al giorno di luce solare diretta. Se ne ha di meno, semplicemente non fiorisce. Quindi quello che dovete fare è trapiantarlo in primavera o in autunno in una zona migliore. O se cresce in vaso, semplicemente spostate quel vaso.
Un altro motivo di mancata fioritura è che avete potato troppo tardi. Visto che i lillà producono boccioli e semi poco dopo la fioritura, conviene cimarli e potarli a metà o fine primavera. Dovrete aspettare che i fiori appassiscano e poi eliminarli tutti. Cercate poi di tagliare ciascuno stelo fino a un nodo di crescita, ovvero il punto da cui spuntano foglie e boccioli. Considerate anche che la cimatura stimola più gemme a fiorire la primavera successiva, in quanto reindirizza l’energia spesa per la formazione di frutti e semi nella produzione di fiori.
Ma non va neanche bene potare troppo presto. Il lillà è un arbusto deciduo, le cui gemme si sviluppano in inverno pronte a fiorire poi in primavera. Se però tagliate via queste gemme prima che si sviluppino i boccioli, ecco che non potranno fiorire. Il che vuol dire mai potare il lillà nel tardo autunno o in inverno.
Fattore spesso sottovalutato: il terreno. Soprattutto con gli esemplari più vecchi, dopo un po’ il terreno si depaupera e perde nutrienti. Per migliorare la qualità del terreno, conviene applicare regolarmente i giusti ammendanti per arricchire il suolo e renderlo più poroso. Quindi aggiungete compost o una pacciamatura di foglie, lasciando sempre spazio fra il pacciame e il tronco.
Non esagerate, però, con il fertilizzante. Compost o pacciame di foglie rilasciano lentamente i nutrienti. Ma altri fertilizzanti possono rilasciare troppo velocemente e tutti insieme i nutrienti, cosa che può danneggiare la pianta. Questo anche perché il lillà è una pianta che richiede pochissimo concime per prosperare. Da evitare i fertilizzanti ricchi di azoto perché stimolano la produzione di foglie a scapito dei fiori.

Attenzione anche al troppo freddo. Il lillà è una pianta abbastanza resistente alle basse temperature, ma se le gelate sono troppo intense ecco che potrebbero finire danneggiati. A seconda del clima della vostra zona, meglio optare per varietà di lillà maggiormente resistenti al freddo come quello comune, quello di Preston o quello giapponese. Per contro, se fa troppo caldo, il lillà non fiorisce perché per produrre fiori ha bisogno di un lungo periodo invernale freddo.
Altro problema da considerare sono le gelate tardive primaverili. Il lillà è resistente al freddo invernale, ma i suoi boccioli no. Quindi valutate se piantare varietà a fioritura tardiva o cercate comunque di proteggerli dalle gelate usando gli appositi teli protettivi.
Infine attenzione a malattie e parassiti. Il lillà è suscettibile all’oidio, agli afidi e alle cocciniglie. Qui trovate qualche rimedio contro questi parassiti, si tratta di rimedi naturali e non dannosi per il resto dell’ambiente.