Orchidee spontanee in Italia: ecco quali potresti incontrare durante le tue passeggiate

Quando pensiamo alle orchidee ci vengono subito in mente quelle bellissime piante tropicali dai fiori vistosi ed eleganti, dalle più forme e i colori più disparati. Quello che non tutti sanno è che in Italia abbiamo diverse specie di orchidee selvatiche che nascono spontanee nei nostri prati e boschi tra la fine dell’inverno e la primavera. Andiamo a scoprire quali sono e quali potremmo incontrare durante una passeggiata o un’escursione in natura.

Barlia robertiana o orchidea di Robert

Ophrys

Questo è un genere a cui appartengono più specie. Tra loro hanno in comune il labello cigliato (“ophrys” in greco significa “sopracciglio”) che imita l’addome di un insetto femmina. Grazie a questa peculiarità attrae più facilmente gli insetti, che si avvicineranno con lo scopo della riproduzione. Così viene facilitata l’impollinazione. Le specie appartenenti a questo genere fioriscono per lo più da marzo a maggio.

Cresce a basse quote nelle zone meridionali e nelle isole. Fiorisce a fine febbraio ed emana un profumo dolce e intenso. Le infiorescenze sono molto appariscenti, possono arrivare a raccogliere 60 fiori e sono di un bel colore viola sgargiante. Le dimensioni della pianta sono comprese tra i 20 e i 50 cm.

Orchidea di Robert

Listera maggiore o neottia ovata

È la forma delle foglie a dare il nome a questa orchidea. Esse sono appunto ovate, cioè quasi a uovo, più larghe nella parte collegata al picciolo. L’infiorescenza è a spiga ed è composta da piccoli fiorellini verdi. Fiorisce da maggio a luglio e raggiunge facilmente dimensioni di 60 cm. Si trova nelle Alpi e negli Appennini, è frequente nelle zone settentrionali e più rara nelle zone meridionali e nelle isole. Predilige zone collinari e montane fino a 1.600 m d’altitudine.

Neottia ovata

Neotinea ustulata

Diffusa in tutta Italia, ad eccezione delle isole. È chiamata anche “orchidea bruciacchiata” perché i fiori sono nerastri all’apice. Le foglie sono tra la forma ovata e lanceolata. Le infiorescenze raccolgono dai 15 ai 60 fiori, sulle tonalità del rosa e fucsia intenso. L’altezza raggiunta da questa pianta è di 15-35 cm. Fiorisce da maggio fino ad agosto inoltrato.

Neotinea ustulata

Dactylorhiza sambucina

Il nome è dovuto alla forma delle foglie che sono allungate come le dita (“dactylo“). Sambucina invece è per via del tipico profumo che ricorda quello del sambuco. La fioritura avviene da maggio a giugno e i fiori possono essere di colore bianco o rosso-fucsia. Raggiunge dimensioni comprese tra i 10 e i 40 cm. Totalmente assente in Sardegna, è invece presente in Sicilia. Principalmente diffusa tra le Alpi e gli Appennini perché preferisce ambienti collinari e montani.

Dactylorhiza sambucina

Cephalanthera longifolia

Cephalanthera deriva dal termine greco “testa”, per via della forma del fiore. La particolarità di questa orchidea è che non produce nettare, per cui per attirare gli insetti si affidano al colore giallo vivido degli stami che sembrano pieni di polline, con cui gli insetti sono soliti nutrire le proprie larve. È molto comune in tutto il territorio italiano, fino a 1.400 m d’altitudine, e predilige ambienti a mezz’ombra. I fiori sono di un colore bianco candido e quasi sempre socchiusi, ad eccezione delle ore più luminose del giorno in cui si aprono un po’. Cresce fino a 45 cm d’altezza.

Cephalanthera longifolia

Queste specie di orchidee selvatiche non sono epifite ma terricole, cioè non necessitano di supporto da parte di altri alberi per crescere, a differenza di orchidee tropicali che hanno radici aeree, come ad esempio: Cymbidium, Cattleya, Odontoglossum, Vanda.

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