Obregonia, la pianta che sembra un carciofo (ma non lo è)

Carciofo ci sarai te! Probabilmente è questo quello che pensano tutte quelle piante come la Protea o l’Aeonium che, regolarmente, sono scambiate per carciofi. Ma che carciofi non lo sono affatto. E fra di esse annoveriamo anche l’Obregonia, una pianta succulenta che, per qualche motivo, tutti scambiano per un carciofo. Pur non essendolo: infatti è un cactus, nulla di più, nulla di meno.

L’Obregonia, la succulenta scambiata per un carciofo

obregonia

In effetti, specie quando non è fiorita, l’Obregonia potrebbe ricordare un po’ un carciofo. Ma andando a vedere più da vicino si nota chiaramente che quelle sono le foglie carnose tipiche di un cactus. Effettivamente l’Obregonia denegrii, questo il suo nome scientifico, fa parte della famiglia delle Cactaceae. Originaria del Messico, cresce in natura in zone semidesertiche, molto aride e con terreni calcarei.

Prima di acquistarne una, è bene sapere che si tratta di un cactus a crescita molto lenta. Quindi se volete riempire i vasi subito, meglio optare per altre piante. L’aspetto ricorda un po’ quello del carciofo, grazie a quelle che sembrano foglie triangolari sovrapposte fra di loro. Tuttavia quelle che vedete non sono foglie, bensì steli modificati disposti a spirale (seguono uno schema geometrico ben preciso).

Alto al massimo 8 cm, il diametro può arrivare a 15 cm. Le foglie sono di colore verde scuro, lanuginose e con piccole setole. In estate produce dei fiori singoli, bianchi (talvolta con sfumature rosate), grandi e a forma di imbuto. A seguito della fioritura compaiono dei piccoli frutti rotondi. All’inizio sono verdi, ma poi man mano che maturano diventano rossi.

Se volete cimentarvi nella sua coltivazione, sappiate che è un po’ più complicata della media. Prima di tutto dovrete fornire una posizione luminosa, ma lontana dalla luce solare diretta. Questo perché altrimenti il sole causa scottature. Considerate che in natura cresce protetta da arbusti e rocce.

carciofo piante colesterolo

Il terriccio dovrà essere ben drenante, se possibile fornite una miscela per succulente onde evitare di incorrere nel marciume radicale. Sempre per questo motivo non innaffiate troppo spesso: fatelo solo quando il terreno è del tutto asciutto. E non innaffiate in inverno.

Ricordatevi anche che patisce molto il freddo: non tollera temperature al di sotto dei 10°C. Il che vuol dire che d’inverno da noi è meglio tenerla all’interno. Quindi suggeriamo di coltivarla in vaso, in modo che sia più facile trasferirla al riparo.

Non concimate troppo e quando lo fate applicate dei fertilizzanti per cactus in primavera e in estate. Se concimate troppo, cresce in maniera disordinata. Se volete farla propagare, poi, dovrete pazientare perché potrete farlo solo partendo dai semi.

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