Non buttate il vecchio terriccio esausto: provate a riciclarlo così

Visto il periodo economico non proprio facilissimo e visto i costi, perché buttare via il vecchio terriccio esausto quando invece possiamo riciclarlo in diversi modi? Considerate che il terriccio da vaso è composto da materiali organici come fertilizzanti, fibra di cocco e corteccia, tutti perfettamente riutilizzabili. Ovviamente dovremo riciclarlo in maniera sensata. Prima di tutto dovremo usare ammendanti per renderlo di nuovo fertile, va bene anche il pacciame. Poi dovremo renderlo un po’ meno compatto per permettere alle radici della pianta di crescere. E infine dovremo assicurarci che non siano presenti parassiti in quel terreno (soprattutto coleotteri e nematodi tendono a persistere nel terriccio, mentre funghi e batteri tendono a rimanere nei vasi). In quest’ultimo caso allora sì che è il caso di eliminarli.

Come riciclare il vecchio terriccio?

terriccio vecchio

La prima cosa che potete farlo, una volta certi che non contenga parassiti, è arricchirlo nuovamente con fertilizzanti e ammendanti in modo da renderlo nuovamente fertile e riutilizzabile. Se avete bisogno di aumentare il drenaggio, aggiungete perlite, vermiculite e pomice. Invece, se avete bisogno di arricchirlo, allora aggiungete compost, humus di lombrico o fertilizzanti organici.

Se non avete tempo o voglia di arricchire nuovamente il terreno, basterà riutilizzarlo per coltivare piante resistenti che tendono a crescere bene anche sui terricci poveri di nutrienti. Spazio dunque a cactus, arbusti legnosi o anche piante tappezzanti.

C’è anche chi lo ricicla per riempire le aiuole rialzate. In questo modo lo riutilizzerete come se fosse del pacciame o dell’ammendante. Cercate solo di non riempire le aiuole usando direttamente il terreno esausto in quanto si compatta troppo velocemente e le radici non riescono a svilupparsi. Prima ammendatelo e mescolatelo per bene, magari aggiungendo perlite e compost.

Potete anche usarlo come pacciame per aiuole, bordure e vialetti, applicandone uno strato di 5-7 centimetri di spessore.

terriccio

C’è anche chi lo usa come compost. Meglio sarebbe usare il compostaggio a caldo in quanto il calore generato dal nostro mucchio di compost va a eliminare i semi delle erbe infestanti, gli insetti dannosi e molte malattie. Per il compost a caldo cercate di creare un cumulo bilanciato di materiale vegetale verde e marrone, il primo ricco di azoto e il secondo ricco di carbonio. Ogni giorno girate il cumulo col forcone e fate in modo che abbia un tasso di umidità del 50%.

Un altro modo per riutilizzarlo consiste nell’utilizzarlo come terreno da semina. Come prima cosa dovrete sterilizzarlo: se ci sono funghi, batteri o parassiti, dite addio alle nuove piantine. Dopo averlo sterilizzato con la tecnica del compostaggio a caldo, setacciatelo in modo da tenere da parte le particelle più piccole. Poi ammendate il compost evitando di usare ammendanti troppo grossi (provate con la fibra di cocco o la perlite fine). Avete così creato un terriccio di semina perfetto.

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