Massoia: tutto quello che c’è da sapere su questa spezia (e olio essenziale)
Oggi parliamo di un’altra spezia, nonché olio essenziale, che magari qui da noi non è molto conosciuta. Stiamo parlando della massoia che deriva dall’albero il cui nome scientifico è Cryptocaria massoia, originario della Papua e dell’Indonesia. La massoia può essere usata sia in cucina che per preparare oli essenziali da aggiungere a creme e lozioni per il corpo. Ma come usarlo?
Come usare in cucina la massoia?
La Cryptocaria massoia è un albero sempreverde che fa parte della famiglia delle Lauracee. Originario della Papua, delle isole Molucche e dell’isola di Giava, tende a crescere nelle foreste pluviali entro i 1.000 metri di altezza sul livello del mare. Arriva ad un’altezza massima di 30 metri, con tronco di 25-50 cm di diametro.
Pianta sempre più difficile da trovare in natura, ecco che dalla sua corteccia si estrae un olio essenziale (tramite distillazione) che si usa sia nella medicina tradizionale che in profumeria che in cucina (il legno, invece, è usato per produrre mobili visto che è molto resistente). Anche se, a dire il vero, nella cucina tradizionale si usa maggiormente la polvere ottenuta dalla macinazione della corteccia.
Partendo dalla medicina tradizionale, è un rimedio che, mescolato insieme ad altre erbe, aiuta a prevenire i crampi durante la gravidanza e aiuta anche a riprendere la tonicità dopo il parto.
In profumeria, invece, lo si usa come additivo e profumo per lozioni e creme.
Dall’aroma molto dolce, che ricorda un po’ il cocco, ecco che il suo uso in cucina di solito è riservato alla produzione di additivi che si usano per il burro, il latte o anche i coloranti alimentari.
Per poter essere usato in cucina, la corteccia deve essere macinata in polvere. A questo punto è utilizzata come condimento nel curry indonesiano noto come gulai o anche nel piatto a base di riso noto come nasi minyak batanghari. Può anche essere usato per sostituire la cannella, anche se il sapore non è esattamente identico.
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