Malva selvatica, un tesoro per la nostra salute: ecco quali sono i suoi potenti benefici

La malva (Malva Sylvestris) è una pianta selvatica originaria del sud Europa e dell’Asia. Cresce in modo spontaneo ed è capace di raggiungere il metro di altezza. È interamente commestibile, dalle foglie, alle radici, ai fiori.

Malva

Usi e proprietà della malva

La malva è ricca di Vitamina A e ha proprietà diuretiche e antinfiammatorie. Contrasta le infiammazioni delle vie respiratorie. Svolge un’azione emolliente ed espettorante e per questo è spesso utilizzata per combattere la tosse ed eliminare il muco. Risulta utile anche in caso di bronchite. Allevia le irritazioni della gola e del cavo orale e le infiammazioni delle gengive.

Malva selvatica

La mucillagine è ottima per problemi gastrointestinali. Lenisce l’infiammazione riducendo il muco e forma uno strato di gel vischioso che va a rivestire le pareti intestinali e protegge dagli agenti irritanti. Per tale ragione può essere somministrata anche agli animali domestici, come i cani, con ottimi risultati. La mucillagine, inoltre, promuove il transito intestinale, risolvendo la stitichezza.

Viene usata anche per alleviare il bruciore di stomaco. È indicata nel trattamento delle infiammazioni delle vie urinarie. In aggiunta, sembra avere effetti rilassanti e calmanti, allevia lo stress e contrasta l’insonnia.

Fiore di malva

Gli estratti di malva trovano impiego persino all’interno dei cosmetici, soprattutto nei prodotti dedicati alle pelli delicate, secche e sensibili, ma anche nei prodotti per la cura dei capelli. Talvolta gli estratti sono presenti anche all’interno dei colliri per alleviare la secchezza e ridurre rossore e irritazione degli occhi.

Dove reperire la malva

La malva in forma essiccata è disponibile tutto l’anno e si può reperire in erboristeria. Se invece si decide di raccoglierla e farla essiccare in casa, foglie e fiori vanno raccolti durante l’estate, da giugno a settembre. La mucillagine di malva è acquistabile in farmacia o erboristeria.

Come coltivare la malva

La malva tollera bene sia il caldo che il freddo, in quanto cresce spontaneamente anche in territori a 1.200 m di altitudine. Si adatta sia a zone soleggiate che a zone più ombrose, si consiglia comunque di mantenere un buon equilibrio tra luce e ombra. Essendo una pianta spontanea, sarà sufficiente trasferire le piantine nel terreno a fine primavera, oppure seminare la malva a inizio primavera, tra marzo e aprile, ricoprendo i semi con un velo di terra. Sarà poi in grado di svilupparsi e anche di riprodursi autonomamente.

Fiori di malva

All’inizio, quando le piantine sono ancora in fase di crescita, necessitano un maggior quantitativo di acqua e bisogna innaffiarle in modo costante. Quando saranno ormai cresciute, il fabbisogno d’acqua diminuisce e saranno sufficienti le piogge. In caso di siccità si deve intervenire fornendo la giusta quantità d’acqua.

Come preparare una tisana alla malva emolliente e rilassante

Facciamo bollire una tazza d’acqua in un pentolino. Una volta raggiunta l’ebollizione, rimuoviamo il pentolino dai fornelli e aggiungiamo un cucchiaino circa di malva essiccata. Lasciamo in infusione per almeno 5 minuti, possibilmente coprendo il pentolino. Filtriamo e versiamo in tazza. Per dolcificare si può aggiungere il miele, in particolare quello all’eucalipto se si sta cercando di combattere la tosse e ridurre l’infiammazione alle vie respiratorie.

Tisana alla malva

Come preparare un decotto alla malva per sciacqui orali

Facciamo bollire un cucchiaio di foglie di malva in 200 ml di acqua, a fiamma bassa per 10-15 minuti. Filtriamo e lasciamo intiepidire prima dell’uso. Gli sciacqui si possono effettuare più volte al giorno, per massimizzarne gli effetti è consigliato trattenere il liquido in bocca per un paio di minuti. Questo decotto vi aiuterà ad attenuare l’infiammazione delle gengive e delle mucose orali.

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