Mai toccare queste piante per nessun motivo (e alcune sono insospettabili)
Vi ricordate quando da bambini genitori e nonni cercavano (invano in alcuni casi) di inculcarvi il principio di non toccare tutto ciò che vedevate? Ecco, forse in alcuni casi avrebbero dovuto insistere un po’ di più. Perché altrimenti non si spiega perché ci siano persone che non riescono a resistere alla tentazione di dare una tastatina a ogni singola pianta o fiore in cui si imbattono. Ci sono alcune piante, infatti, che non dovreste mai e poi mai toccare, pena lo sviluppo di dermatiti e lesioni anche gravi.
Le piante da non toccare mai

Oltre al problema del “tocco compulsivamente qualsiasi cosa mi si para davanti” (che sia una pianta potenzialmente urticante o un animale che sarebbe meglio non toccare, vedi per esempio un cane che non ama le coccole, un gatto selvatico o una processionaria), in questo caso c’è anche il fatto che alcune delle piante da non toccare che andremo a vedere assomigliano ad altre piante innocue. E visto che molti di noi non hanno l’onestà intellettuale di ammettere di non essere erboristi provetti (no, saper distinguere fra una margherita e una rosa non ci rende automaticamente esperti conoscitori di ogni singola forma di vita vegetale della Terra), ecco che il rischio è quello di causarsi lesioni molto gravi.
La prima pianta da non toccare mai è la panace gigante. Questa pianta è pericolosa sia per noi che per cani e gatti. Dunque fate molta attenzione anche quando fate qualche passeggiata in campagna con i cani. Il fatto è che la panace gigante assomiglia terribilmente al prezzemolo selvatico.
Il panace gigante è però più grande e ha foglie enorme e frastagliate. Mai toccare nessuna parte della pianta. La sua linfa trasparente, infatti, contiene delle tossine che, a contatto con la luce solare, possono causare gravi ustioni, vesciche, cicatrici e la perdita permanente della sensibilità cutanea.
Da non toccare neanche le euforbie, arbusti mediterranei con foglie verdi brillanti. Anche la loro linfa bianco-lattiginosa, infatti, è estremamente irritante e causa eruzioni cutanee, irritazioni oculari e cecità temporanea.
Il che vuol dire che quando si fa giardinaggio con l’euforbia bisogna sempre indossare guanti e occhiali protettivi.
Se si chiama edera velenosa un motivo ci sarà. Se dovete eliminare dell’edera che infesta il vostro giardino, assicuratevi che non sia edera velenosa. La riconoscerete perché presenta foglie a gruppi di tre e dei piccoli peli lungo fusti e tralci.
Se toccata causa irritazioni e lesioni cutanee.
Non tutti sano che anche l’alstroemeria è da evitare. Il giglio peruviano o giglio degli Inca produce dei fiori bellissimi, giallo-arancioni e screziati. Tali fiori potrebbero attirare le mani curiose dei “tastatori seriali”, ma sarebbe meglio evitare di toccarla.
Questo fiore, infatti, contiene un composto chiamato tulipanina che causa eruzioni cutanee, vesciche e irritazioni oculari. Considerate anche che la tulipanina è un allergene. Il che vuol dire che alcune persone sono più sensibili ai suoi effetti.
In questo elenco ci finisce anche l’aconito. Pianta velenosa per l’uomo e gli esseri umani (nonché nocivo anche per i lupi mannari secondo la leggenda), ecco che oltre a non ingerirlo per non finire avvelenati, bisognerebbe anche evitare di toccarlo.
Se toccato, l’aconito causa irritazioni cutanee. Dunque se dovete estirparlo dal giardino (specie se vi transitano bambini, cani o gatti), ecco che bisogna indossare guanti e mascherina protettiva.
Ovviamente non dovreste neanche mai toccare l’ortica. Questa è forse la pianta più nota di questo elenco: tutti sanno che le ortiche creano irritazione cutanea se toccate. Questo succede perché presentano dei minuscoli peli sulle foglie e sugli steli. Se toccati causano il rilascio di istamina causando una grave irritazione allergica con prurito ed eruzione cutanea.
Rispetto ad altre piante viste in questa lista è meno pericolosa, ma visto che non è una sensazione piacevole, se si ha a che fare con le ortiche, meglio sempre usare i guanti.

Infine dovremmo imparare a tenere le mani lontane anche dai crisantemi. Ebbene sì: questi fiori a fioritura annuali, onnipresenti nei cimiteri, non sono esattamente innocui. Anche la linfa contenuta nelle foglie e negli steli del crisantemo, infatti, può provocare eruzioni cutanee. Ma non solo: può causare anche una dermatite da fotosensibilità che peggiora con l’esposizione al sole.
Il che vuol dire che anche quando maneggiate i crisantemi che coltivate in vaso o in giardino dovete usare i guanti.