Le tue piante sono infestate dagli afidi? Prova con questo rimedio casalingo per eliminarli: vi basteranno solo poche gocce

Tutti gli amanti del giardinaggio e delle piante hanno probabilmente avuto a che fare con gli afidi. Questi insetti sono tra i più fastidiosi per le vostre piante. Oggi parleremo quindi di un rimedio casalingo totalmente naturale che sarà in grado di liberarvi una volta per tutte di questi dannosi parassiti.

L’aceto è alla base di questo rimedio casalingo. Per evitare di vedere le vostre piante consumate dagli afidi, devi assolutamente seguire questi consigli. Questi insetti infatti, potrebbero danneggiare in maniera irreparabile le vostre piante. Tendono inoltre a cibarsi della linfa delle foglie, facendo in modo che la pianta non riesca più a trarre nutrimento, causandone infine la morte. Si tratta di insetti piccolissimi che compaiono di solito intorno al periodo primaverile. Prima di porre rimedio al problema, come riconoscerli? Quali sono i sintomi accusati da una pianta infestata?

Per prima cosa, sarà necessario controllare il colore delle foglie. Nel caso in cui il colore fosse sbiadito e trovassimo dei punti neri sulle foglie, dovremo agire subito per scongiurare il peggio. Per realizzare questo metodo casalingo sarà necessario procurarsi dell’aceto e diluirlo con dell’acqua con una proporzione di 1:10. Dovremo infine spruzzare la soluzione direttamente sulle piante. Nel caso in cui non avessimo dell’aceto in casa, potremmo optare per una soluzione realizzata con la cipolla.

Per realizzare una soluzione con la cipolla, sarà sufficiente mettere tre cipolle, tagliate sottili, in un litro d’acqua e cuocere per circa 15 minuti. Dopo aver lasciato raffreddare la soluzione, dovremo inserire il liquido all’interno di un contenitore spray. Anche in questo caso dovremo spruzzare la soluzione direttamente sulle piante. Potremo ripetere il procedimento ogni 3 giorni circa. Se usi il metodo della cipolla, assicurati che cani e gatti stiano lontani dalle piante. Per loro infatti, la cipolla è estremamente tossica e potrebbe causare una grave forma emolitica.

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