Le radici del gelso sono invasive: scopriamo cosa dicono gli esperti

La risposta breve è: sì, le radici del gelso sono invasive e pericolose. Questa pianta molto amata, sia per il fatto che produce tantissima ombra d’estate, sia per i frutti prodotti, porta con sé un malus: le sue radici sono assai distruttive per le infrastrutture. Il che vuol dire che prima di piantare un gelso in giardino bisognerebbe pensarci su molto bene. E poi per sicurezza ripensarci ancora una volta.

I tanti problemi delle radici del gelso

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Avevamo già parlato in passato di come coltivare e prendersi cura del gelso. Il problema è che le sue radici possono essere veramente dannose. E questo indipendentemente dalla varietà, anche se ci sono alcune specie che causano più guai di altre.

In linea generale le radici del gelso tendono a ramificarsi sia in orizzontale che in verticale, formando un intreccio molto compatto. A questo si abbina il fatto che le radici tendono a essere superficiali e che crescono molto velocemente, estendendosi anche fino a circa tre volte la dimensione della chioma.

Tutto questo rende le radici del gelso molto invasive e capaci di danneggiare tutte le strutture in cui si imbattono. Essendo così compatte e superficiali, sono in grado di sollevare e rompere marciapiedi e vialetti. Inoltre possono anche provocare cadute e far inciampare le persone visto che crescono così in superficie.

Ma non solo: come altre insospettabili piante invasive, le radici possono premere sulle fondamenta delle case, creando crepe e danneggiando i muri. Inoltre le radici sono alla continua ricerca di acqua, per cui tendono a penetrare e invadere i tubi di scarico e le fognature, intasandoli. Possono anche bloccare le forniture d’acqua irrompendo nei tubi che la trasportano, così come possono danneggiare anche muretti, pavimenti e piscine.

Essendo così invasivo, il gelso tende anche a prendere per sé acqua e nutrienti, sottraendoli dunque ad altre piante e facendo tabula rasa della vegetazione circostante, minando la biodiversità.

Per quanto riguarda l’estrema invasività del gelso, è bene sapere che terreni sciolti e ben drenanti aiutano la crescita orizzontale delle radici. Terreni compatti e poveri, invece, scatenano una crescita ancora più ampia delle radici. Queste ultime, poi, sono in grado di espandersi anche per notevoli distanze pur di cercare un po’ di umidità. Idem dicasi per un terreno povero, mentre un terreno ricco diminuisce la sua necessità di espansione.

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Tutto questo per dire che potete piantare un gelso in giardino, ma lo dovrete collocare lontano da vialetti, marciapiedi, muri, piscine, case, tubature e fognature di ogni tipo e genere. E tenetelo anche lontano dalle altre piante se volete che ne sopravviva qualcuna.

Per evitare che le radici del gelso diventino troppo invadenti, si può procedere in vari modi. C’è chi pota le radici, ma deve essere fatto da un esperto perché se si taglia la radice sbagliata si rischia di rendere instabile la pianta o danneggiarla.

C’è chi opta per l’applicazione di inibitori della crescita delle radici, ma si tratta di un rimedio temporaneo. Più duratura l’installazione di lamiere di metallo che impediscano dal punto di vista fisico la crescita delle radici. Ma occhio: dovrete usare il metallo, perché le radici del gelso bucano le barriere di plastica.

Infine potete sempre valutare l’idea di coltivare il gelso in vaso, facendo solo in modo che non riesca a perforare pure questi contenitori.

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