Incenso, tutto quello che avreste sempre voluto sapere su questa pianta: ecco come potete usarla per tenere lontane le zanzare

La pianta dell’incenso è una specie di edera sempreverde, appartenente alla famiglia delle Lamiaceae. È una pianta adatta a giardini e balconi, quindi può crescere in terra o in vaso. Oggi vedremo insieme tutte le sue caratteristiche.

pianta dell'incenso

L’incenso è una pianta che non necessita di particolari cure. Il suo profumo è gradevole e anche utile, perché è un ottimo repellente per gli insetti, in particolare le zanzare. Si tratta di una specie originaria delle aree tropicali ed ha una crescita cespugliosa con foglie verdi dai bordi più chiari. Viene chiamata anche “edera svedese” ed è caratterizzata da fiori molto piccoli) raccolti in spighe apicali nei colori rosa, bianco e lilla. È una pianta che necessita di tanta luce ma non ama l’esposizione diretta ai raggi del sole che possono danneggiarla. Esistono circa 300 specie diverse di Plectranthus(nome scientifico) e si distinguono particolarmente per il colore e le screziature delle foglie.

incenso in vaso

Questo tipo di pianta viene utilizzata anche per le sue proprietà benefiche: purifica l’aria, libera le vie respiratorie, è un repellente per le zanzare ed è anche un ottimo antinfiammatorio, antibatterico e cicatrizzante. Come abbiamo detto, essendo un repellente la sua collocazione ideale è sul balcone, sul terrazzo o in giardino. Per realizzare un antizanzare basta raccogliere le foglie giovani della pianta e lasciarle essiccare per 2 settimane in un luogo buio e asciutto. Una volta secche, bisogna farle bruciare lentamente all’interno di una ciotola. Inoltre, i suoi estratti si ritrovano in farmaci o preparati fitoterapici per contrastare coliti, disturbi digestivi, artrite o dolori muscolari.

bastoncino di incenso

Nonostante il nome questa non è la pianta da cui si ricava l’incenso ma, probabilmente, il suo profumo che un po’ lo ricorda ha contribuito a renderla nota con questo appellativo. Viene utilizzato nei rituali liturgici, infatti, è derivato dalla resina oleosa che si estrae dalla Boswellia sacra. Dopo tutte queste proprietà non vi viene voglia di acquistarne una pianta? Provate subito.

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