Il pino è diventato marrone? Tante cause e tante soluzioni

Il pino è un albero alquanto impegnativo da tenere in giardino. Tuttavia a volte capita di vedere in qualche giardino un bel pino che, improvvisamente, inizia a diventare marrone. Se è vero che non tutte le cause di imbrunimento dei pini sono nocive, ecco che a volte questo indica un problema che deve essere affrontato subito, prima che il tutto si diffonda agli alberi vicini o faccia morire la pianta. Ecco dunque perché il pino diventa marrone e cosa fare.

Pino marrone? Non temete, ecco qualche soluzione

pino marrone

Prima di tutto: tecnicamente parlando i pino non sono alberi decidui, dunque perdono le foglie più vecchie in autunno. A volte succede tutti gli anni, a volte ogni 2-3 anni, come il pino bianco orientale o Pinus strobus. Se la perdita degli aghi marroni è minima, avviene in autunno e inverno e se l’albero ha almeno 2-4 anni, ecco che allora si tratta di un normale evento stagionale fisiologico.

Tuttavia a volte l’imbrunimento è legato a siccità o gelate intense. Cercate di prevenirlo irrigando quando necessario, innaffiando prima delle gelate e coprendo gli alberi (soprattutto quelli giovani) durante le gelate. Potrete usare sistemi di irrigazione a goccia, arricchire il terreno col compost o usare un buon pacciame.

Ci sono poi delle malattie specifiche degli aghi dei pini. Entrambe sono causate da funghi: il marciume degli aghi da Dothistroma causato dal Mycosphaerella pini e il marciume degli aghi da macchia bruna causato da Mycosphaerella dearnessii. In questo caso noterete un imbrunimento degli aghi di tutte le età, dalle punte verso l’interno. Per prevenire queste malattie dovrete evitare i ristagni idrici e garantire una buona circolazione dell’aria. Se le piante sono malate, nel caso della prima dovrete spruzzarle con fungicidi a base di rame dalla tarda primavera a metà estate, nel caso della seconda fra la tarda primavera e l’inizio dell’estate.

malattie pino

Altra malattia fungina che causa aghi marroni sul pino è il Lophodermella needlecast. Colpisce soprattutto in primavera e produce corpi fruttiferi a forma di pallone da calcio che sembrano delle macchie nere sugli aghi. Gli alberi assumono un aspetto a coda di leone, con basi nude e cime cespugliose. Per prevenire, dovrete ridurre l’affollamento dei rami e usare sempre terreni ben drenanti. La terapia, invece, prevede l’uso di fungicidi a base di clorotalonil da usare da metà estate a inizio autunno.

Attenzione anche ai coleotteri dei pini. La prevenzione migliore consiste nel piantare varietà di pino adatte alla propria zona, maggiormente resistenti. Il trattamento, invece, dipenderà dalla specie di coleottero coinvolta.

Esiste anche un fungo, il Fusarium circinatum, che causa il cancro resinoso. Le lesioni crescono su rami e tronchi, con aghi che cadono e ampie zone della pianta morte. Noterete anche della resina viscida e delle protuberanze. La prevenzione consiste nel piantare solamente pini provenienti da fonti affidabili, eliminando le piante malate per impedire la diffusione della malattia.

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