I peggiori consigli per la semina: cosa NON fare mai

Quando si parlare di seminare questa o quella pianta, ci si riferisce sempre a cosa fare e i passi da seguire. Oggi, invece, andremo al contrario: vi diremo infatti cosa NON fare con la semina. Secondo gli esperti di giardinaggio, infatti, questi sono fra i peggiori consigli che potrebbero mai darvi quando si tratta di seminare qualcosa.

NON seguite questi consigli per la semina

semina

La prima cosa che non dovete fare è usare del normale terriccio da giardino. Un giardiniere dal braccino particolarmente corto potrebbe consigliarvi di usare del normale terreno da giardino, per non spendere troppo. Il problema, però, è che la maggior parte dei semi necessitano di substrati adatti e specifici per poter germogliare. In particolare il terriccio da giardino comune è troppo denso e pesante per la semina. Senza considerare, poi, la potenziale presenza di malattie o parassiti.

Quello che invece dovete fare è usare un apposito mix per la semina, leggero, ben drenante e privo di contaminanti. Spenderete un po’ di più all’inizio, ma avrete meno problemi in futuro.

Un’altra cosa da non fare è posizionare i vassoi per la semina su un davanzale soleggiato. Certo, sappiamo tutti che i semi per germogliare hanno bisogno di luce solare. E d’inverno potrebbe non essercene abbastanza. Ma il problema, in questo caso, è che le finestre moderne non sono l’ideale per filtrare la luce e far germogliare i semi. Inoltre la luce potrebbe non essere comunque sufficiente, mentre le correnti d’aria potrebbero danneggiare le piante.

Meglio dunque optare per delle lampade da coltivazione, posizionate a 7-10 centimetri di distanza, sopra le piantine (dipende anche dall’intensità) e attive per 12-16 ore al giorno.

Evitate anche di seminare tutti i semi al chiuso. O meglio: controllate prima le esigenze di crescita di ciò che state piantando. Per esempio, carote, fagioli e barbabietole patiscono i trapianti. Considerate anche che alcuni semi germogliano meglio se seminati direttamente all’aperto, appena le temperature lo permettono.

Non va neanche bene usare la tecnica dei tovaglioli di carta umidi posizionati nel frigo. Questo metodo può andare bene per quei semi che amano il freddo, ma la maggior parte dei semi germogliano benissimo nel terriccio umido. Anzi: forzare i semi a germogliare usando il metodo del tovagliolo di carta può causare stress eccessivi, che si aggravano poi al momento del trapianto.

Meglio usare un terriccio di avviamento.

Controllate anche bene le tempistiche. Il che vuol dire fare delle ricerche prima in merito alla pianta che stiamo seminando. Se avviamo la semina troppo presto, ecco che le piantine potrebbero sviluppare radici troppo grandi per i loro contenitori prima che fuori faccia abbastanza caldo per il trapianto. E non tutti hanno enormi serre a disposizione per poter ospitare contenitori più grandi.

In generale, la maggior parte dei semi dovrebbe essere seminata circa 4-8 settimane prima del trapianto all’esterno.

semi vecchi

Infine, evitate di seguire i consigli di chi vi dice di acquistare contenitori per la semina a scomparti grandi per otteere piante più forte. C’è un motivo per cui si usano contenitori piccoli (spesso vanno bene anche i classici cartoni per le uova). Tutto dipende dall’assorbimento dell’acqua. Contenitori grandi hanno più acqua rispetto a quelli più piccoli, il che vuol dire che le radici di quella piantina impiegheranno molto più tempo ad assorbire tutta quell’acqua.

E questa eccessiva umidità costante conduce dritti al marciume radicale. Quindi iniziate sempre con vassoi per semi più piccoli, per poi trapiantare in quelli più grandi quando necessario. E se necessario.

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