Giardino infestato dall’acetosella gialla? Come conoscerla ed eliminarla
Se vedete questi graziosi fiorellini gialli nel vostro giardino, sappiate che potreste avere un problema. Infatti l’acetosella gialla, trifoglio limone, erba acida o erba ovina, nota anche con il nome scientifico di Oxalis stricta, in alcune parti del mondo è considerata una fastidiosa infestante. E pertanto, se non volete avere un giardino invaso solamente dall’acetosella, sarebbe meglio eradicarla prima di subito.
Come eliminare l’acetosella dal giardino?

L’acetosella gialla è una pianta infestante annuale o perenne. Se vi ricorda il trifoglio, in effetti vi assomiglia tantissimo. Ma la differenza è che il fogliame è curvo o piegato al centro di ogni foglia. Le foglie tendono a piegarsi di notte, riaprendosi durante il giorno. I fiori, invece, sono piccoli, hanno cinque petali, sono lunghi circa 1,2 centimetri e sono di un bel giallo brillante. Fioriscono da metà primavera fino all’autunno
Alta al massimo 38 centimetri, tende a diffondersi tramite rizomi creando dei fitti tappeti. In grado di crescere tutto l’anno nei climi miti, prospera nei terreni umidi e ben drenanti. Ma è anche in grado di crescere nei terreni più poveri.
Considerata una pianta tossica per cani e gatti, si diffonde rapidamente grazie ai suoi steli orizzontali e ai semi che radicano non appena toccano il terreno. E considerate che un baccello può diffondere i semi maturi fino a 3 metri di distanza. Tuttavia i semi possono essere portati anche a distanza maggiore da scarpe, vestiti, attrezzi da giardino o animali.
Come se non bastasse, presenta delle radici estese e difficili da estirpare. Per eradicarla non basta strappare via la parte aerea: sotto rimarrebbe tutto l’apparato radicale, pronto a germogliare di nuovo.
A questo punto, abbiamo imparato a riconoscerla e sappiamo che dobbiamo toglierla. Ma come fare? Possiamo procedere in due modi. Metodo faticoso: la rimozione manuale. Dovrete armarvi di pazienza e iniziare a scavare per eliminare tutte le piante, incluse le radici. Ci vorrà tempo e fatica, anche perché dovrete setacciare anche le aree limitrofe.

In alternativa potete usare anche gli erbicidi. Metodo di sicuro più veloce, il problema è che rischiate di uccidere anche le altre piante. Per tacere, poi, dell’inquinamento ambientale. Purtroppo gli erbicidi naturali non sempre funzionano con l’acetosella, pur causando meno danni all’ambiente.
Sarebbe dunque meglio prevenire. Appena la notate, non lasciatele il tempo di produrre semi. Estirpatela subito. Nel contempo cercate di mantenere un manto erboso folto e sano. Se l’erba è fitta, meno spazio avrà l’acetosella per crescere. Particolarmente a rischio sono anche le aiuole, ma in questo caso una buona pacciamatura potrebbe tornare utile.